Prima le botte e le minacce davanti alla figlia di un anno, poi la segregazione in casa. Con l'accusa di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE....> Aggredisce la moglie e la minaccia di morte di fronte al figlio minore: arrestato
In città, però, era iniziato il suo incubo. Maltrattamenti fisici e psicologici sempre in presenza della piccola e mai denunciati, confermati anche dai vicini di casa che agli investigatori hanno raccontato di aver sentito in diverse occasioni le urla e i pianti della donna e della figlioletta. Ieri mattina, al culmine dell'ennesima lite per futili motivi, il 32enne ha colpito la compagna con calci e pugni, minacciandola con un coltello di ritorsioni nei confronti dei suoi familiari in Nigeria se avesse denunciato tutto. Dopo averle sottratto una scheda telefonica, l'uomo l'ha segregata in casa allontanandosi dall'appartamento.
Grazie a un altro cellulare, però, la donna è riuscita a inviare due sms in cui chiedeva aiuto a un operatore del centro di accoglienza in cui era stata precedentemente ospitata. Insieme ai messaggi anche due selfie in cui era ritratta con il volto tumefatto e una maglia insanguinata. Immediata è scattata la segnalazione alla polizia e le ricerche della vittima, rese particolarmente difficoltose dalla scarsa conoscenza della lingua italiana della donna, incapace di indicare con precisione il civico dell'abitazione. Una volta raggiunta la casa, è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco che hanno sfondato la porta per liberare la donna e la bimba, condotte al pronto soccorso del Civico per le cure del caso.
Dopo circa un'ora anche il 32enne ha fatto rientro a casa ed è stato bloccato dagli agenti.
Il Gazzettino