Michele Graziano ha utilizzato un coltello da salumi, con una lama di circa 10 cm, per uccidere i suoi due figli con un solo fendente alla gola. L'uomo ha poi tentato il...
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Sono uscite all'1:05 le due piccole bare con i corpi senza vita dei due bimbi di 2 e 8 anni, uccisi ieri sera dal padre in un appartamento di via 4 novembre a Giussano (Monza Brianza).
Graziano, 32 anni, ha agito in un momento di raptus, a Giussano (Monza Brianza), un padre ha sgozzato i due figli di 8 e due anni e poi avrebbe tentato di togliersi la vita. L'omicida è ricoverato in ospedale e piantonato dai carabinieri con l'accusa di duplice omicidio. La tragedia della follia si è consumata in un apartamento in via IV novembre a Paina, una frazione di Giussano.
Graziano era in fase di separazione. A dare l'allarme sarebbe stato il fratello del padre omicida, che ora è ricoverato all'ospedale San Gerardo di Monza, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Michele Graziano, dipendente della Esselunga di Lissone (Monza Brianza) aveva avuto i due bambini da due donne diverse, anche loro dipendenti della Esselunga, ma a Paina. Entrambe sono state informate di quanto avvenuto e una sarebbe già sul posto della tragedia. Con la prima donna Graziano non si era sposato, mentre stava per separarsi dalla seconda. Secondo l'avvocato del padre omicida, Graziano «non aveva mai dato segni di squilibrio».
«Si era separato poco prima di Natale senza grandi traumi, se non le classiche problematiche che si creano tra marito e moglie in fase di separazione». È questo il commento del avvocato civilista del padre omicida. «Era preoccupato di non poter dare ai figli tutto il necessario, faticava a pagare gli alimenti, ma nulla di più. Anche le due mamme dei bimbi sono donne assolutamente normali, nulla da dire». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino