Multa a chi offre cibo ai clochard: rivolta contro l'ordinanza

Clochard si ripara dal freddo
COMO - Un'ordinanza approvata dal Consiglio comunale di Como prima di Natale, con la firma del sindaco Mario Landriscina, a capo di una coalizione di centrodestra, prevede...

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COMO - Un'ordinanza approvata dal Consiglio comunale di Como prima di Natale, con la firma del sindaco Mario Landriscina, a capo di una coalizione di centrodestra, prevede multa e allontanamento per i senzatetto che cercano riparo sotto i portici dell'ex chiesa di San Francesco, in centro. Stessa sorte tocca a chi li aiuta, portando loro latte caldo o qualcosa da mangiare. L'ordinanza, valida fino al 10 gennaio prevede sanzioni da 50 a 300 euro per chiunque porti cibo ai clochard, i quali già sono stati multati e si sono visti sequestrare anche i cartoni dove erano soliti dormire.


Dura la polemica politica. Rifondazione comunista ha chiesto le dimissioni del sindaco. Il Vescovo si è detto contrario: 
«Senza cuore i problemi non si affrontano e non si risolvono» ha detto monsignor Oscar Cantoni. E le proteste contro l'ordinanza sono proseguite anche alla vigilia di Natale. Il 23 si è tenuto il "bivacco solidale" con decine di sindaci presenti. Mentre ieri centinaia di persone si sono ritrovate per un flash mob in piazza Duomo e hanno intonato la canzone di Enzo Jannacci "El purtava i scarp del tennis", dedicata proprio ai 'barbun'.

Difende il provvedimento invece la Lega Nord, parte della maggioranza consiliare. 
«L'ordinanza invece è legittima e necessaria - dice il deputato Nicola Molteni - Costituisce uno dei pochissimi strumenti che i sindaci possono adottare per contrastare e reprimere il fenomeno, in netta crescita, del racket della "mano tesa molesta" che spesso sfrutta minori e donne incinta».


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Il Gazzettino