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Omicron 5, raffreddore o allergia? È la domanda principale che si pongono i cittadini non appena iniziano ad avvertire i primi sintomi di un malessere. Come fare a distinguerli? Il professor Tim Spector, epidemiologo del King's College di Londra, ha condotto uno studio analizzando le differenze tra i sintomi e ha pubblicato una guida completa per riconoscerli. L'invito resta comunque quello di sottoporsi a un tampone (possibilmente molecolare) per escludere con maggiore certezza la presenza del Covid.
Omicron 5, i sintomi
Con l'emergere delle nuove varianti, in particolare Omicron, l'approccio è notevolmente cambiato.
Raffreddore o allergia
Il comune raffreddore, sebbene meno comune in estate, può colpire le persone tutto l'anno ed è particolarmente diffuso durante le stagioni dei concerti, degli eventi serali in spiaggia e durante le vacanze. Oltre ovviamente agli effetti dell'utilizzo massiccio dell'aria condizionata in auto, a casa o in ufficio. Inoltre due anni di lockdown hanno abbassato l'immunità delle persone al raffreddore. Tosse, mal di gola, naso che cola o naso chiuso e starnuti sono i sintomi più comuni causati dalle centinaia di virus che provocano i comuni raffreddori. Dolori, febbre, mal di testa, affaticamento e perdita di appetito possono essere ulteriori segni rivelatori. L'assenza di occhi gonfi potrebbe essere invece un elemento che elimina la possibilità che una persona sia alle prese con un'allergia, soprattutto ora che la primavera è ormai alle spalle. Al contrario, avere diarrea, nausea o mancanza di respiro in aggiunta ai sintomi elencati potrebbe indicare che in realtà si tratta di Covid.
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Il Gazzettino