Norman Atlantic, partono le autopsie sulle vittime: «Forse attaccate dagli squali»

Norman Atlantic, partono le autopsie sulle vittime: «Forse attaccate dagli squali»
Potrebbero essere state attaccate da squali le vittime della Norman Atlantic. Il sospetto degli inquirenti baresi, dovuto alla presenza di ferite, in particolare su uno dei corpi,...

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Potrebbero essere state attaccate da squali le vittime della Norman Atlantic. Il sospetto degli inquirenti baresi, dovuto alla presenza di ferite, in particolare su uno dei corpi, è messo nero su bianco nell'atto di affidamento dell'incarico per le autopsie sulle nove salme. Gli accertamenti sulle nove vittime cominceranno oggi con la partecipazione anche di un biologo marino, il dottor Lucio Rositano. I medici legali


inizieranno oggi con l'autopsia di Racha Charif, la 15enne residente in Germania, Racha Charif e di Havise Savas, la donna turca. Nei prossimi giorni le autopsie continueranno sulle salme dei due autotrasportatori napoletani (Michele Liccardo, di 32 anni e Giovanni Rinaldi, di 34) e dei tre greci (Gerasimos Kazantzidis di 61 anni, Sasentis Nikolaus Paraschis e Kostantinos Koufopuolos di 63 e 57 anni). Mercoledì toccherà al sacerdote georgiano Omar Kartozia, 27 anni e alla tedesca 53enne Muller Afroditi.



Le scatole nere

Sarà affidato invece il prossimo 20 gennaio l'incarico per gli accertamenti tecnici irripetibili sulle due scatole nere recuperate a bordo del relitto. L'avviso è stato notificato a indagati e parti offese contestualmente a quello sulle autopsie. Anche per le scatole nere la parti potranno nominare propri consulenti tecnici.



Gli accertamenti consentiranno di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti nella notte del naufragio, attraverso soprattutto le registrazioni delle comunicazioni a bordo e con le capitanerie, le indicazioni sulla rotta

e la precisa cronologia delle fasi successive all'incendio, dall'allarme all'evacuazione.



Le ispezioni a bordo

Sono tornati anche oggi a bordo della Norman Atlantic i vigili del fuoco di Brindisi che ieri sono riusciti ad accedere ai ponti 1 e 2, quelli in cui si trova il garage, per rilevare che il fuoco ha solo marginalmente interessato quelle aree da cui invece si pensava che fosse divampato l'incendio. Con le bombole d'ossigeno oggi i pompieri torneranno nei livelli più bassi, dove i mezzi sembrerebbero sostanzialmente integri e dove ieri sono riusciti a restare soltanto per mezz'ora. Il fumo è ancora intenso e si sta lavorando per liberare i locali dal monossido di carbonio per consentire così la ripresa delle attività di ispezione e di ricerca di eventuali corpi.



Le indagini

Il fatto che la Anek, noleggiatrice del traghetto Norman Atlantic, abbia due rappresentanti legali fa salire da sei a sette il numero degli indagati nell'inchiesta sul naufragio del traghetto il 28 dicembre scorso al largo delle coste albanesi. All'inizio si sapeva che un solo rappresentante

legale era indagato ma non se ne conosceva l'identità. I due (Georgios Katsanevakis e Ioannis Vardinogiannis) rispondono di cooperazione colposa di naufragio, omicidio plurimo e lesioni assieme agli altri cinque indagati: il dipendente della 'Anek', il cosiddetto supercargo (addetto alle fasi di imbarco) Pavlos Fantakis, l'armatore Carlo Visentini, il comandante Argilio Giacomazzi e i due ufficiali di bordo Luigi Iovine e Francesco Romano.



Disperso

Centinaia di persone hanno partecipato ieri sera a Rocca di Caprileone (Messina) alla fiaccolata organizzata per Giuseppe Mancuso, l'autotrasportatore di 57 anni disperso dopo l'incendio sulla nave 'Norman Atlantic'. Dell'uomo non si hanno più notizie da due settimane e i familiari adesso


chiedono notizie del proprio caro. Presenti centinaia di persone, oltre ai familiari, anche amministratori, commercianti, studenti. I familiari denunciano di essere «stati dimenticati» dalle istituzioni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino