Dalle acque di Lampedusa la nave Gregoretti - motovedetta della Guardia Costiera con a bordo 135 migranti recuperati in due distinte operazioni nella serata...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Intanto il ministro dell'Interno Matteo Salvini tace in attesa che dalla Commissione europea arrivino garanzie certe sulla presa in carico di tutti i 135. Graziano Delrio (Pd) lo accusa di fare «propaganda come sempre sulla pelle delle persone». È, sottolinea, «intollerabile che non sia concesso l'ingresso in porto a una nave della guardia costiera italiana colpevole per il nostro governo di avere a bordo 135 naufraghi soccorsi da un peschereccio al largo della Libia». Un nuovo caso Diciotti, insomma. Con una nave militare italiana trattata al pari di una nave umanitaria battente bandiera olandese, tedesca o francese. Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, da cui dipende la Guardia costiera, finora si è adeguato al diktat del collega leghista di Governo: la Gregoretti è così ferma aspettando l'indicazione del porto sicuro da parte di Salvini.
Nell'agosto scorso, per lo stop della Diciotti, il ministro dell'Interno finì indagato con l'accusa di sequestro di persona aggravato da parte della procura di Agrigento guidata da Luigi Patronaggio.
Migranti, tragico naufragio al largo della Libia. L'Unhcr: «70 cadaveri in acqua, 100 i dispersi»
Il Gazzettino