Due ragazzi uniti civilmente sono stati respinti ieri sera all'ingresso di un lido nell'area flegrea secondo quanto denunciato agli uffici della Questura di Napoli dai...
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Dopo alcuni minuti è giunto, secondo quanto denunciato dai due, il titolare del locale secondo il quale l'ingresso era stato negato in quanto ubriachi e non in quanto omosessuali. Una circostanza, spiega Borrelli, «smentita seccamente dai querelanti che hanno chiesto ai carabinieri, nel frattempo intervenuti, di sottoporsi all'alcol test». «Se confermate tutte le circostanze denunciate si tratta di un episodio grave di discriminazione sessuale sul quale andremo fino in fondo».
«Un episodio squallido che dimostra quanto ci sia ancora da fare sul piano culturale per affermare i principi di uguaglianza reale tra esseri umani» prosegue l'esponente campano dei Verdi. «Riteniamo gravissimo inoltre che si sia tentato di screditare i due ragazzi, già discriminati, tentando di far credere che fossero ubriachi. Un comportamento davvero deplorevole da parte dei gestori del locale di Bacoli».
«Sono venuto a conoscenza di questa storia vergognosa attraverso i social - dice l'attore Gianfranco Gallo che ha sollevato la questione, come detto, dalla sua pagina Facebook dopo essere entrato in contatto con i protagonisti della vicenda - e quando ho letto la denuncia dei ragazzi presentata agli uffici della Questura ho deciso di espormi utilizzando il mio profilo per portarla alla luce. Qui parliamo di diritti umani non c'entra la politica». «Sono curioso di sapere cosa abbia da dire il proprietario del lido in questione; vorrei chiedergli perché non ha fatto entrare questi ragazzi. E magari spero ancora che, una volta resosi conto della gravità dell'accaduto, chieda scusa e li inviti a trascorrere una serata. Ci farebbe solo una gran bella figura».
Sulla vicenda interviene Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli. «Due ragazzi uniti civilmente, Daniele e Giuseppe, messi alla porta perché senza donne. Ancora una volta apartheid per le persone lgbt nonostante le leggi dello Stato e la legge sulle Unioni civili. Intervenga subito la Regione, dove da mesi in VI Commissione è depositata una legge contro l'omotransfobia. Legge sempre più urgente. È assurdo che questi episodi si ripetano con una frequenza sempre maggiore nei luoghi di turismo, un Paese che dovrebbe puntare sul turismo accogliente non può permettersi episodi come questo di Bacoli».
«Ci sorprende - prosegue l'Arcigay - che l'intervento dei carabinieri non abbia dato una immediata risoluzione alla triste e violenta vicenda.
Il Gazzettino