Nel corso di questa settimana, è stato consegnato alla Cancelleria della Curia Arcivescovile di Napoli un dossier, su Cd, di denuncia di casi di omosessualità nei...
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Il sito aveva riferito che il dossier è stato messo a punto da un giovane escort, che abita a Napoli, già noto alle cronache per aver svelato i presunti traffici di don Luca Morini. Ora il nuovo dossier coinvolgerebbe una sessantina di prelati, diocesani e di ordini religiosi, per lo più campani ma non solo. Secondo il sito Gaynews.it per ognuno di questi preti ci sarebbe una scheda personale e una documentazione allegata anche con screenshot di conversazioni via smartphone. Dopo la conferma della Curia partenopea della ricezione del dossier e le «valutazioni» annunciate, il materiale scottante potrebbe procurare sconquassi. Anticipandone i contenuti, Gaynews.it parlava tra gli altri di un prelato «influente» con tanto di autista, che «paga gli escort con postepay». Di un dirigente diocesano che «si vanta di conoscere Laura Pausini» e utilizza le app per incontri hot. Di un parroco che «organizza gang bang in canonica». Di un monsignore «agli arresti domiciliari con l'accusa di abuso su minore» ma che «organizza indisturbatamente incontri con uomini tramite Grindr», una app di dating. Poi preti in discoteche gay-friendly, frati che organizzano orge in convento, incontri di gruppo con al centro sacerdoti, religiosi e seminaristi dalla doppia vita. Uno scenario inquietante che si addentra in un mondo di cui di tanto in tanto si rileva l'esistenza ma i cui contorni sono ancora avvolti nell'ombra.
L'omosessualità nella Chiesa non è un problema di oggi.
Il Gazzettino