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Misurare i livelli di carbonio nel mare attraverso i "muscoli" (ossia le cozze), questo il progetto che, partito dalla sede della mitilicoltura spezzina, la baia di Santa Teresa, si estenderà in ambito nazionale. A Lerici (La Spezia) è stato formato un gruppo di lavoro che ha l'obiettivo della contabilità nazionale del 'carbon blue sink' in ambiente marino. Il progetto prevede fasi di contabilizzazione della Co2 basate sull'analisi di assorbimenti ed emissioni dei 'muscoli', così vengono chiamate le cozze, della Cooperativa dei mitilicoltori spezzini, quantificazione dei servizi svolti dai mitili in acquacoltura e ambiente naturale e definizione di un modello di contabilizzazione dei crediti di carbonio derivanti da mitilicoltura.
Il progetto, in linea con l'Agenda 2030, punta a riqualificare la baia di Santa Teresa in un'area costiera sostenibile e 'carbon neutral', e coinvolge anche Enea, oltre alle aziende che hanno prodotto i sensori di monitoraggio dei parametri subacquei e che certificano i crediti di carbonio.
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