M5S, nuovo atto costitutivo: Di Maio e Casaleggio fondatori, Beppe Grillo solo garante

Beppe Grillo, che ha dato i natali al M5S insieme a Davide Casaleggio, viene menzionato solo come garante della neonata associazione, l'ennesima nata dopo una serie di...

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Beppe Grillo, che ha dato i natali al M5S insieme a Davide Casaleggio, viene menzionato solo come garante della neonata associazione, l'ennesima nata dopo una serie di battaglie legali promesse da vecchi soci.  Sono Luigi di Maio e Davide Casaleggio, quindi, i fondatori della nuova associazione Movimento 5 Stelle. Nell'atto costitutivo, firmato a Milano il 20 dicembre 2017, depositato presso la cancelleria di Genova, non figura Beppe Grillo come padre della neo associazione. L'atto è stato siglato da Casaleggio junior e da Di Maio a Milano, nello studio di Valerio Tacchini, notaio considerato molto vicino al Movimento.


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Nell'atto costitutivo della nuova associazione M5S, che vede come fondatori Luigi Di Maio e Davide Casaleggio, al capo politico del Movimento, dunque a Di Maio, viene riconosciuta la possibilità di modificare lo stesso atto e aggiungere eventuali allegati, seppur non modificandone la sostanza. In un passaggio del documento firmato a Milano nel dicembre 2017 e depositato presso la cancelleria del Tribunale di Genova è infatti riportato che i "comparenti" della neo associazione, dunque lo stesso Di Maio e Casaleggio, «conferiscono espresso mandato al capo politico affinché lo stesso possa modificare e/o integrare il presente atto e relativi allegati, senza alternarne il significato sostanziale».


«Ora è oligarchia». L'atto costitutivo del nuovo Movimento 5 Stelle, che vede Davide Casaleggio e Luigi Di Maio fondatori della nuova associazione «sancisce la fine della narrazione del Movimento partecipato, nato dai cittadini, e ci introduce alla realtà oligarchica di un partito creato da due persone, di cui una viene nominata Capo politico con poteri pressoché assoluti e che poi impone come condizione per la candidatura alle elezioni politiche l'accettazione del nuovo status quo e lo scalzamento della vecchia associazione costituita da Casaleggio sr e Grillo nel 2009 e del Non Statuto, che era ispirato da una concezione di democrazia integrale». Lo dice all'Adnkronos l'avvocato Lorenzo Borrè, l'uomo che ha dato il via alla battaglia legale contro il M5S, inducendo i vertici del Movimento a dotarsi di nuove regole associative e a intervenire ripetutamente sulla struttura. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino