Pescara, 59enne muore a Pasqua: nel palazzo in quarantena nessuno se ne accorge

Pescara, muore a Pasqua: nel palazzo in quarantena nessuno ne ne accorge
Era morto probabilmente da Pasqua, ma nessuno si era accorto di lui ed è stato l’anziano padre a dare l’allarme ai carabinieri perché non sentiva il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Era morto probabilmente da Pasqua, ma nessuno si era accorto di lui ed è stato l’anziano padre a dare l’allarme ai carabinieri perché non sentiva il figlio da due settimane. E’ una vittima indiretta del lockdown Mauro Di Egidio, 59 anni di Francavilla, deceduto per cause naturali. L’uomo viveva solo e nel suo condominio, in via Nazionale adriatica nord al civico 49, nessuno si è accorto che non si vedeva più nel palazzo.

Coronavirus, addio a Pietro Conte: entrò nell'Arma a 17 anni
Del resto con la quarantena è più facile morire nell’indifferenza, tanto che se non avesse dato l’allarme il padre, preoccupato perché il figlio da troppo tempo non gli rispondeva più al cellulare, chissà quanto ancora sarebbe rimasto chiuso in casa quel corpo senza vita. I carabinieri di Francavilla, agli ordini del luogotenente Antonio Mauro Solimini, e i vigili del fuoco di Chieti ieri mattina hanno fatto irruzione nell’abitazione e hanno trovato l’uomo senza vita nel suo letto, segnale inequivocabile che sia stato vittima di un malore, probabilmente un infarto, e non abbia neanche avuto modo di chiedere aiuto. Neanche il forte odore che proveniva dalla sua abitazione ha messo in allarme i vicini, alle prese con la quarantena forzata, in cui ognuno probabilmente sta diventando più egoista. Per i militari il caso è chiuso, anche perché sul corpo dell’uomo non c’erano segni di violenza. Non si effettuerà nessuna autopsia per stabilire l’esatta causa del decesso e la salma è stata restituita al padre, per le esequie, anche queste in solitudine.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino