Moro, 39 anni fa l'uccisione dell'ex presidente: Grasso depone corona in via Caetani

Moro, 39 anni fa l'uccisione dell'ex presidente: Grasso depone corona in via Caetani
Il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, in rappresentanza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di fiori in via Caetani...

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Il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, in rappresentanza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di fiori in via Caetani nell'anniversario dell'uccisione dell'onorevole Aldo Moro; un cuscino di fiori è stato deposto dal Consigliere per gli Affari Giuridici e le Relazioni Costituzionali, Giancarlo Montedoro, sulla tomba dello statista a Torrita Tiberina. Lo rende noto un comunicato del Quirinale.


Alla cerimonia di commemorazione hanno preso parte tra gli altri il ministro dell'Interno, Marco Minniti, il sindaco di Roma, Virginia Raggi, il questore di Roma, Guido Marino e alcuni deputati e senatori, tra cui Ettore Rosato e Luigi Zanda. Dopo la deposizione della corona il presidente del Senato e le altre autorità hanno osservato un minuto di raccoglimento e successivamente è stata deposta una seconda corona a nome del Partito Democratico.

«Oggi in via Caetani per rendere omaggio ad Aldo Moro a 39 anni dalla sua uccisione. Roma non dimentica le vittime del #terrorismo», ha scritto su Twitter il sindaco di Roma, Virginia Raggi.


Intanto, la figlia di Aldo Moro, Maria Fida, ha scritto in una nota: «Ecco l'ennesimo terribile 9 maggio. Ho un'annotazione ed un quesito. Mio figlio ed io diserteremo ogni celebrazione ufficiale fino a quando non sarà applicata correttamente e pienamente la legge 206 del 3 agosto 2004 in favore delle vittime del terrorismo anche per mio padre Aldo Moro. Quale sia la valenza di questa disapplicazione non è noto. Mio padre non è vittima? Oppure non è vittima del terrorismo? Il che aprirebbe scenari apocalittici. Giro il quesito a chi di dovere. È chiaro che le vittime sono tutte uguali perché uguale è il dolore, ma mio padre non può essere contemporaneamente simbolo emblematico di ogni vittima della stagione terroristica mentre la legge 206 - nel suo caso - viene disattesa ed inapplicata (guarda caso proprio dal Parlamento). È una questione etica, di equità e di principio. Se potessi, chiederei al Parlamento di cambiare la data della doverosa celebrazione della memoria con altra data, diversa dal 9 maggio». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino