Quattro bombe molotov sono state lanciate all' alba, intorno alle 5, contro una caserma dei carabinieri in via Aretina a Firenze. Due sono esplose, ma senza causare danni alle...
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L'episodio, secondo le prime informazioni, potrebbe essere legato a un intervento di poche ore prima di polizia e carabinieri intervenuti in una villa disabitata, dov'era in corso una festa non autorizzata: qui tre persone sono state arrestate.
È avvenuto alcune ore dopo l'arresto di tre anarchici, due uomini e una donna, il lancio di quattro bottiglie molotov contro la caserma dei carabinieri. Secondo gli investigatori, i due episodi sarebbero collegati. Secondo quanto spiegato, gli arresti sono avvenuti fuori da uno stabile abbandonato in lungarno Generale dalla Chiesa, dove era in corso un rave a cui stava partecipando una cinquantina di anarchici. Una pattuglia dei carabinieri è intervenuta dopo aver notato un uomo che faceva pipì in strada. Quando sono scesi dall'auto per identificarlo, sono stati circondati da altre persone che stavano partecipando alla festa. Sul posto sono arrivate pattuglie di carabinieri, polizia e polizia municipale. L'intervento è terminato con l'arresto di tre persone, che sono state portate in questura.
Intorno a mezzanotte alcune decine di anarchici si sono radunati sotto la questura, tenuti a distanza da un cordone di agenti in tenuta antisommossa. I manifestanti si sono allontanati senza che si verificassero disordini. Alcune ore dopo, intorno alle 5 del mattino, quattro molotov sono state lanciate contro la stazione dei carabinieri di Rovezzano, che si trova non lontano dal luogo dove era in corso la festa.
Nel corso dell'intervento al rave party in via Aretina, si è verificato uno scontro tra forze dell'ordine e anarchici, a seguito del quale oltre dieci agenti, tra poliziotti, carabinieri e vigili urbani, sono rimasti feriti in modo lieve. Medicati al pronto soccorso, sono stati dimessi con prognosi fino a dieci giorni.
Sono nel carcere fiorentino di Sollicciano, in attesa di convalida davanti al gip, i tre giovani arrestati la notte scorsa a Firenze. Per loro l'accusa, in concorso, è di resistenza aggravata a pubblico ufficiale (perchè ad aver agito sono più di 15 persone), lesioni aggravate e danneggiamento. La resistenza aggravata prevede una condanna dai 3 ai 15 anni. In carcere sono finiti due 28enni, uno originario della Sardegna e uno della Puglia, e una 25enne di origine genovese. Complessivamente sono 14 gli uomini delle forze dell'ordine che hanno dovuto far ricorso alle cure mediche: 7 carabinieri, 5 agenti di polizia e due agenti della polizia municipale. Le prognosi vanno da 3 a 10 giorni. Stamani sono in corso una serie di perquisizioni in alcuni stabili occupati a Firenze, e in particolare in Lungarno Dalla Chiesa. In particolare, è stata effettuata una perquisizione in un circolo culturale di lungarno Dalla Chiesa. Dalla sede dell'associazione sarebbero usciti coloro che hanno aggredito le forze dell'ordine.
Secondo quanto ricostruito, una pattuglia dei carabinieri che passava in lungarno Dalla Chiesa ha notato due persone in strada, una delle quali stava facendo pipì.
Poco prima che contro la caserma di Rovezzano venissero lanciate le quattro molotov, due delle quali sono esplose causando comunque pochi danni materiali, ignoti avevano preso a calci e pugni la porta d'ingresso della caserma dell'Arma in viale dei Mille, nella zona di Campo di Marte. Secondo quanto si apprende quando intorno alle 4.45 i militari sono scesi gli autori del gesto erano già fuggiti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino