Molestie sul lavoro, in Italia vittima una donna su due: dalle battute agli approcci fisici non richiesti

Dalle allusioni alle molestie fisiche, la denuncia dell'indagine di Fondazione Libellula

Molestie e discriminazioni sul lavoro, in Italia vittima una donna su due: dalle battute agli approcci fisici non richiesti
Molestie sessuali e discriminazioni di genere, un problema socio-culturale per l’Italia. Soprattutto considerando che metà delle donne dichiara di subirne...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Molestie sessuali e discriminazioni di genere, un problema socio-culturale per l’Italia. Soprattutto considerando che metà delle donne dichiara di subirne sul luogo di lavoro, come emerge da un’indagine di Fondazione Libellula condotta su oltre 4.300 lavoratrici dipendenti e libere professioniste.

I dati

L’indagine LEI (lavoro, equità, inclusione) non offre uno spaccato confortante per le donne nel mondo del lavoro. Il 55% delle intervistate ha dichiarato di aver subito discriminazioni o molestie sessuali sul posto di lavoro. Di queste, il 53% ha dichiarato di aver ricevuto complimenti espliciti non graditi e il 22% contatti fisici indesiderati. E troppo spesso, per paura delle possibili conseguenze, non si riesce a reagire, come ha spiegato il 58% delle donne intervistate. Di queste, il 38% teme di passare come una persona “acida” o aggressiva, mentre l’11% semplicemente non sa cosa fare.

Le discriminazioni

L’indagine dimostra anche quanto sia sempre diffusa la discriminazione di genere sul posto di lavoro. Il 62% delle donne spiega di essere considerata aggressiva se si mostra ambiziosa e determinata sul lavoro: tra queste, il 42% ricopre ruoli dirigenziali all’interno delle aziende. Il 71% denuncia poi che i ruoli di vertice vengono affidati prevalentemente ai colleghi e il 79% che gli uomini fanno carriera più velocemente. Per non parlare della maternità: il 41% delle intervistate ha ammesso di aver avuto difficoltà a comunicare all’azienda di essere incinta, il 68% ha visto rallentare la propria carriera dopo la gravidanza e il 65% ha ricevuto allusioni e commenti sulle conseguenze negative della maternità in azienda.

Il commento

Debora Moretti, fondatrice e presidente di Fondazione Libellula, ha commentato così i risultati dell’indagine: «Nelle aziende italiane c’è una situazione inquietante che impone una riflessione. Il linguaggio e gli atteggiamenti non verbali occultano la dimensione professionale sul posto di lavoro, che per tante diventa un luogo poco sicuro e complicato dal punto di vista fisico e psicologico».

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino