Roma: minisindaco centro, a Fontana di Trevi numero chiuso, corridoi speciali e via i camion bar

Roma: minisindaco centro, a Fontana di Trevi numero chiuso, corridoi speciali e via i camion bar
Fontana di Trevi come un museo. Dopo i casi dei tuffi (l’ultimo ieri sera di una turista danese) che hanno fatto il giro del web ma anche per garantire visite in sicurezza e...

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Fontana di Trevi come un museo. Dopo i casi dei tuffi (l’ultimo ieri sera di una turista danese) che hanno fatto il giro del web ma anche per garantire visite in sicurezza e preservare il monumento dall’afflusso incontrollato di migliaia di turisti che ogni giorno vengono ad ammirare la celebre fontana di Roma, la minisindaca del centro storico Sabrina Alfonsi rivolge un appello al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini per creare dei «corridoi» di accesso alla piazza che regolino l’entrata ai visitatori.


«Non penso a una chiusura ma Fontana di Trevi è un museo a cielo aperto - dice il minisindaco - Bisognerebbe considerare l’ipotesi di creare dei corridoi di visita, proprio come avviene nei musei, per regolare l’enorme flusso di turisti che ogni giorno accedono alla piazza: in questo modo si garantirebbe da un lato visite in sicurezza e dall’altro il rispetto degli stessi turisti, che senza il sovraffollamento che c’è oggi potrebbero ammirare la fontana in tutto il suo splendore». «Da parte del ministro Franceschini c’è attenzione sui monumenti di Roma - prosegue Alfonsi - e penso che un ragionamento positivo con lui e le Soprintendenze statali sia un lavoro da fare, mettendo ognuno a disposizione le proprie competenze».


Secondo Alfonsi il «sovraffollamento» del territorio ha conseguenze anche sulla gestione della sicurezza nel centro storico. «A Roma da una parte c’è un problema di congestione e superaffollamento del territorio, soprattutto all’interno dei vicoli della città storica, da Fontana di Trevi a Madonna dei Monti a Trastevere - sottolinea - Dall’altra per alcune cose abbiamo perso il controllo del territorio: dall’occupazione di suolo pubblico alla contraffazione, dai mercatini rom alle auto nelle aree pedonali». È chiaro che tutto questo determina una situazione di non sicurezza che favorisce l’illegalità: «Lo scippo, il tuffo nella Fontana di Trevi... - prosegue Alfonsi - Io penso che il lavoro vero che va fatto debba puntare a incrementare e coordinare meglio i controlli per gestire i tanti focolai di presenza illegale e garantire l’uso del suolo pubblico a tutti». Non solo. La presidente del I Municipio scriverà anche una lettera all’assessore al Commercio Adriano Meloni per chiedere che vengano spostati i quattro camion bar e le bancarelle presenti nella piazza. «È necessario far spostare immediatamente i quattro camion bar presenti nella piazza che impediscono la vista di alcuni degli accessi più belli della piazza - dice Alfonsi - Chiederò all’assessore Meloni di intervenire immediatamente». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino