Derby, tifoso milanista picchiato da ultrà dell'Inter: 5 indagati per lesioni

Derby, tifoso milanista picchiato da ultrà dell'Inter: 5 indagati per lesioni
Violenza al derby Milan-Inter. Cinque uomini, tutti tifosi dell'Inter, sono stati denunciati dagli agenti della Digos di Milano con l'accusa di lesioni personali in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Violenza al derby Milan-Inter. Cinque uomini, tutti tifosi dell'Inter, sono stati denunciati dagli agenti della Digos di Milano con l'accusa di lesioni personali in concorso con l'aggravante dei futili motivi e dell'aver commesso il fatto in occasione di una manifestazione sportiva per aver picchiato lo scorso 21 febbraio un tifoso del Milan prima del derby. 

 

 

Il violento pestaggio prima della partita che a San Siro aveva visto anche migliaia di tifosi assembrati fuori dallo stadio. La polizia sta eseguendo delle perquisizioni nelle case dei cinque.

 

Quella domenica, tra mezzogiorno e le 14.30 le migliaia di ultrà di Milan e Inter si erano ritrovati, in violazione delle norme anti Covid, davanti ai cancelli delle rispettive curve per salutare l'arrivo delle due squadre impegnate nel derby. Dopo le ore 14, nelle fasi di deflusso dallo stadio, in via Caprilli un gruppo di tifosi neroazzurri ha aggredito con calci e pugni la giovane vittima milanista.

L'episodio non era stato denunciato ma è stato registrato da un residente della zona di San Siro e poi diffuso via social. Questo ha permesso alla Digos di avviare le indagini.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino