MILANO - Il gup di Milano Luigi Gargiulo ha condannato a 4 anni di reclusione don Stefano Maria Cavalletti, il parroco di Carciano, una piccola frazione di Stresa (Verbania),...
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Dopo l'arresto con l'accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio il prete, 46 anni, aveva spiegato di aver iniziato ad assumere cocaina come forma di «autoterapia» perchè «depresso».
Quando gli agenti, nel luglio scorso, erano entrati nell'appartamento in piazza Anghilberto a Milano, don Stefano aveva cercato di sbarazzarsi della cocaina e di distruggere il suo passaporto, per non essere identificato. A chiamare il 113 erano
stati alcuni vicini di casa, allarmati per il rumore e le urla che provenivano dall'appartamento, dove una persona si era sentita male a causa dell'abuso di cocaina. Nel settembre del 2013 il sacerdote era già stato condannato in primo grado per una
truffa nei confronti di un'anziana signora che aveva convinto a versare, tramite bonifico, 22mila euro sul suo conto corrente.
E avrebbe iniziato ad assumere cocaina, secondo quanto ha raccontato agli inquirenti, perchè era depresso per via dei suoi guai con la giustizia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino