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Il lavoro miete altre cinque vittime oggi in Italia. Due nel Milanese, una nell'hinterland di Torino, una a Capaci, in provincia di Palermo e un'altra ancora nel Padovano. Una scia di sangue cominciata a Pieve Emanuele (Milano), dove nel campus universitario Humanitas, collegato all'omonimo ospedale, un getto di azoto liquido ha investito due tecnici di un'azienda esterna causando ustioni da congelamento. La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta, coordinata dall'aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Paolo Filippini, per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, e ha disposto il sequestro dell'autocisterna con cui stavano effettuando il rifornimento di azoto liquido (che prima, però, dovrà essere messa in sicurezza), e del serbatoio-cisterna in cui viene depositato il liquido che è usato nei laboratori dell'università Humanitas per crioconservare cellule.
Operai morti congelati, chi sono le vittime
Emanuele Zanin, bresciano di 46 anni e Jagdeep Singh, indiano di 42, lavoravano per la Autotrasporti Pé, specializzata in trasporti criogenici, dotata di certificazioni specifiche. I loro corpi, su cui è stata disposta l'autopsia, sono stati trovati a terra in fondo ad un locale a cielo aperto, una sorta di incavo che contiene il serbatoio-cisterna, mentre l'autocisterna era stata collocata a fianco del serbatoio. Una delle ipotesi è che lì siano stati investiti da una perdita di azoto. Al caso lavorano i carabinieri e il personale dell'Ats di Milano per verificare se ci siano stati errori nella manovra o mancanze strutturali.
Gli altri incidenti
Carabinieri e Asl, di Torino in questo caso stanno indagando anche su un altro incidente mortale accaduto a Nichelino, nell'hinterland torinese.
La questione sicurezza
E ora i sindacati tornano a chiede più sicurezza perché «non abbiamo più tempo, non si può più aspettare». Dopo le due morti nel Milanese «oltre a ricostruire la dinamica dell'incidente mortale confidiamo nelle indagini in corso per individuare con certezza le responsabilità, per evitare come spesso accade di derubricare l'evento ad una 'tragica fatalità'», affermano la Cgil Milano, Funzione pubblica Cgil Milano, Filctem Cgil Milano, mentre la Cgil di Torino parla di «una strage senza fine» ricordando che «proprio ieri, finalmente, questa emergenza è stata al centro del confronto con il Governo che ha preso in considerazione le proposte che da tempo facciamo. »Il piano sicurezza sui posti di lavoro sarà pronto nelle prossime settimane. Nel frattempo assumeremo provvedimenti immediati che anticipano il piano stesso. Lavoreremo sulla costruzione di una banca dati per raccogliere le violazioni che fin qui non c'è stata. Stiamo lavorando per definire delle sanzioni più tempestive per chi viola le norme».
Humanitas: a disposizione delle autorità
«Humanitas si è messa immediatamente a disposizione delle autorità per contribuire a chiarire la dinamica di quanto accaduto» questa mattina quando due operai sono morti mentre stavano rifornendo di azoto un impianto. In una nota l'istituto clinico esprime «profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle due vittime del grave incidente». E precisa che «l'incidente è avvenuto durante il rifornimento dell'impianto della società specializzata nella fornitura di gas azoto per attività di ricerca».
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