Chiesa gremita per la cerimonia in ricordo di Fabiano Antoniani, il 40enne cieco e tetraplegico che ha scelto di andare a morire in una clinica Svizzera dove si pratica il...
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Fabiano, ex broker poi divenuto dj molto richiesto in India, era immobilizzato al letto da quando, nel 2014, era rimasto coinvolto in un incidente stradale in seguito al quale aveva perso anche la vista. Si era rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella con un video messaggio per chiedere di poter morire nel suo Paese invece che all'estero.
La fidanzata
«Mi bastate tu e la mamma mi dicevi sempre, ma non era vero e ci soffrivi. Ne soffrivi tanto ma in quella sofferenza hai trovato la forza di tornare libero, il Fabo che eri prima». Così la fidanzata di dj Fabo, Valeria Imbrogna, lo ha ricordato. Valeria, che gli è stata vicino anche nella disabilità, ha ricordato come Fabo soffriva perché alcuni amici si erano allontanati dopo l'incidente che lo aveva reso cieco e tetraplegico. «Abbiamo parlato tanto e più volte mi hai detto di leggere queste parole e di spiegare a tutti l'amicizia - ha aggiunto -, quella vera che nasce da un sentimento profondo, un accordo di sentimenti che non provoca contrasti. Di spiegare quella scelta di odio e amore verso le persone che ci sono state e sono state ma poi si sono allontanate». «Alla fine mi hai chiesto di mettere una canzone. Di sorridere e brindare e di non essere triste perché io sono libero di ballare - ha concluso -. Invece io ti dico, anche se ti arrabbierai, ciao cucciolo di cane».
Al termine del suo intervento, la fidanzata ha citato la traduzione della canzone «Sky and sand» di Paul Kalkbrenner, una delle canzoni preferite di dj Fabo.
Il parroco
«La vita è mistero non perché non la comprendiamo, ma perché in essa facciamo esperienza nuova di Dio e degli altri. Siamo qui in tanti. Fabo ci ha radunati, la sua mamma ci ha chiesto di pregare, ora tocca a noi confrontarci e decidere il cammino da compiere. Con Gesù potremo andare lontano. Lasciamoci sorprendere. Chi avrebbe mai pensato di essere qui questa sera, ma non siamo qua da soli. C'è il Signore vicino a noi». Lo ha detto don Antonio Suighi.
Uno spettacolo di fuochi d'artificio ha salutato dj Fabo fuori dalla chiesa. Al termine della cerimonia le porte della parrocchia si sono aperte e, mentre le persone uscivano, sono partiti i fuochi nel piazzale antistante la chiesa.
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Il Gazzettino