Migranti con i gilet gialli sfilano a Roma: «Basta razzismo». Corteo anche a Torino

«Get up, stand up! Stand up for your rights!». Questo il messaggio, citando Bob Marley, che spicca sullo striscione in testa al corteo per i diritti dei migranti...

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«Get up, stand up! Stand up for your rights!». Questo il messaggio, citando Bob Marley, che spicca sullo striscione in testa al corteo per i diritti dei migranti organizzato dall'Usb, che sta sfilando oggi per le vie di Roma da piazza della Repubblica a piazza Madonna di Loreto.

 

Tra bandiere del sindacato, slogan e striscioni che colorano il corteo, ad animare la manifestazione anche la musica proveniente dalle casse audio installate sul cassone di un camion che accompagna il cammino dei manifestanti. In tanti sono scesi in piazza, soprattutto migranti, per protestare contro il decreto Salvini, chiedendo, «la regolarizzazione degli immigrati residenti in Italia, permesso di soggiorno e giustizia sociale».

Diversi manifestanti indossano gilet gialli, chiaramente ispirati alle proteste in Francia. Tra i cartelloni mostrati anche dei fotomontaggi con il ritratto di Karl Marx e «Diritti sociali. Sicurezza per tutti». «Basta razzismo» e «No Salvini» sono i cori che si alzano dal serpentone umano e riecheggiano per le strade della capitale. «Siamo arrabbiati per il razzismo che dobbiamo subire ogni giorno. Molti di noi fuggono da guerre e povertà, chiediamo solo diritti, il permesso di soggiorno», affermano alcuni migranti.

 

Corteo anche a Torino contro il decreto immigrazione e sicurezza. «Contro un mondo di sorveglianza e paura. Lotta dura», la scritta che campeggia su uno striscione mostrato dal gruppo di manifestanti. Il corteo, partito da piazza Solferino, è stato promosso, avevano fatto sapere gli organizzatori, «contro il governo giallo-verde di Salvini e Di Maio, contro il loro decreto immigrazione e sicurezza; contro l'inasprimento delle condizioni di vita dei poveri e degli sfruttati italiani e stranieri; contro l'attacco sferrato nei confronti di chi si ribella e dei suoi strumenti di lotta, come l'occupazione e il blocco stradale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino