Migranti, a Pozzallo arriva la nave Diciotti con oltre 500 profughi a bordo

Migranti, a Pozzallo arriva la nave Diciotti con oltre 500 profughi a bordo
Sono in tutto 523 i migranti su nave Diciotti della Guardia costiera salvate in sette interventi in mare, e un cadavere, approdata nel porto di Pozzallo, nel ragusano. A bordo ci...

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Sono in tutto 523 i migranti su nave Diciotti della Guardia costiera salvate in sette interventi in mare, e un cadavere, approdata nel porto di Pozzallo, nel ragusano. A bordo ci sono anche i 42 migranti salvati dalla nave militare Usa Trenton, durante un intervento in cui risultano disperse 12 persone.


Già oggi pomeriggio a Pozzallo, a bordo di una motovedetta della Guardia costiera, sono arrivati 6 bambini, 3 donne e un uomo che erano disidratati sulla nave Diciotti e per questo sono stati evacuati in anticipo. Al momento di loro si stanno occupando i medici della Croce rossa italiana.

«Certo bisogna riconoscerlo il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sta affrontando un problema complicato e l'Italia è stata lasciata sola, occorre una strategia comune, ma con questi poveri cristi in giro su una nave militare italiana da una settimana non è che ci abbiamo fatto un bella figura a livello internazionale». Lo afferma il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, che chiede «un incontro» col responsabile del Viminale per «maggiore sinergia e coinvolgimento tra le parti interessate». «Dell'arrivo della nave Diciotti - dice il sindaco di Pozzallo - lo abbiamo saputo alle 14:55. Ci vuole sinergia e collaborazione per affrontare queste situazioni, per organizzare e gestire lo sbarco. La macchina è oliata e funzionerà tutto grazie all'impegno di tutti. Ma chiederò di avere un incontro al più presto col ministro Matteo Salvini che quando è stato a Pozzallo mi è sembrato disponibile all'ascolto».


«Ritengo - afferma il sindaco di Pozzallo - che questa omissione non rispetti il principio di corretta collaborazione fra le istituzioni». «È innegabile - continua Ammatuna - che ricevere un avviso per tempo consente di avviare al meglio la macchina dell'accoglienza». «Certo, la preparazione e l'abnegazione degli operatori - prosegue il primo cittadino di Pozzallo - permette di affrontare in ogni caso la situazione, in una città che ha dato sempre e continuerà a farlo il suo apporto, senza mai tirarsi indietro». «L'accoglienza nella legalità - conclude Ammatuna - è il filo conduttore che ispira questa città, sempre sensibile ai doveri dell'ospitalità e che non ha mai avuto timore di confrontarsi con persone di lingua, razza o religioni diverse, composta da uomini e donne pronti a spendersi per accogliere chi soffre».


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Il Gazzettino