Migranti, il Papa: «È la più grande tragedia dopo la Seconda Guerra Mondiale»

Migranti, il Papa: «È la più grande tragedia dopo la Seconda Guerra Mondiale»
Città del Vaticano - «Non dimentichiamo che la tragedia che stanno vivendo i migranti oggi è la più grande dalla fine della Seconda Guerra...

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Città del Vaticano - «Non dimentichiamo che la tragedia che stanno vivendo i migranti oggi è la più grande dalla fine della Seconda Guerra Mondiale!» Papa Francesco torna a segnalare l'urgenza del fenomeno delle migrazioni, un fenomeno globale che interessa centinaia di milioni di persone ogni anno. L'appello del Papa è arrivato al termine dell'udienza generale. In piazza san Pietro ha salutato i direttori delle fondazioni Migrantes incoraggiandoli a «proseguire nell'impegno per l’accoglienza e l’ospitalità dei profughi e dei rifugiati, favorendo la loro integrazione, tenendo conto dei diritti e dei doveri reciproci per chi accoglie e chi è accolto». Qualche mese fa, sollecitato da una giornalista svedese nel volo di ritorno da Malmo a Roma, il Papa aveva esposto con attenzione il suo pensiero sui diritti dei migranti ad essere accolti, e i doveri dei paesi ospitanti ad accoglierli.


«Non dobbiamo spaventarci per i migranti perché l’Europa è stata fatta da una continua integrazione di culture. Se la Svezia ha perso la sua capacità di accoglienza non è per egoismo». In ogni caso, aveva aggiunto il Papa, serve la «prudenza» dei governanti nella fase di accoglienza, per poter dare «casa, lavoro, cultura a tutti. Non si può chiudere il cuore a un rifugiato», se si chiude, «alla lunga si paga, si paga politicamente». Quindi: «Il più cattivo consigliere per i paesi che tendono a chiudere le frontiere è la paura e il miglior consigliere è la prudenza». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino