Una nave della marina italiana imbarca, in acque territoriali libiche, 40 migranti e il caso diventa subito un nuovo terreno di scontro tra Lega e M5S. «Non vorrei...
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Il recupero dei migranti è avvenuto questa mattina. «Io porti non ne do», ha subito detto il capo del Viminale. «Perché in acque libiche? Peraltro pattugliate dalla guardia costiera libica che ieri in pieno ramadan ha soccorso salvato e portato indietro più di 200 immigrati. O si lavora tutti nella stessa direzione o non può esserci un ministro dell'interno che chiude i porti e qualcun altro che raccoglie i migranti. È vero che bisogna chiarire alcune vicende all'interno del governo».
«Sto aspettando la documentazione», ha poi sottolineato, ribadendo che «siccome è mia competenza, non indico nessun porto italiano disponibile allo sbarco». «Salvare le vite è obbligo di uomini e donne del mare, però ho chiesto chiarimenti del perché si fosse in acque libiche, del perché non sia stata chiamata la guardia costiera libica, che solo ieri è intervenuta per salvare 216 persone».
«Dal ministro Trenta non è arrivata alcuna indicazione particolare, ma abbiamo massima fiducia nell'operato della nostra Marina Militare e dei nostri uomini e donne in uniforme», trapela da fonti della Difesa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino