«Le debolezze del sistema italiano di rimpatri volontari e delle espulsioni forzate rischia di incoraggiare l'afflusso di un sempre maggior numero di migranti economici...
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«Regolare i flussi migratori e sostituire l'immigrazione clandestina irregolare con flussi e canali più accettabili, ridotti e regolari: questo è l'obiettivo che l'Ue dovrebbe proporsi e io mi aspetto che a Bruxelles si faccia un passo in più, dopo quello fatto a Malta a febbraio, soprattutto in termini di risorse per aiutare l'Italia nel lavoro di avanguardia che sta facendo sulla rotta centrale del Mediterraneo». Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in un passaggio sull'immigrazione nel corso del suo intervento in Aula al Senato in vista del Vertice Ue di domani. «Sappiamo - ha sottolineato Gentiloni - la fragilità della situazione libica ma sappiamo anche che il fatto che si sia cominciato il lavoro di stabilizzazione e ci sia una cabina di regia italo-libica e che i libici abbiano cominciato a intervenire con i loro mezzi sono segnali nella direzione giusta. Non seminiamo illusioni ma sappiamo che su questa strada, per quanto impervia e arrischiata, si possono ottenere risultati, non per cancellare il tema dell'immigrazione perchè non lo cancella il tema dell'immigrazione perchè non lo cancella nemmeno il mago Merlino».
«Oltre a quello dello stato delle economie europee e a quello delle politiche di sicurezza e difesa, il terzo e ultimo tema che sarà discusso» domani a Bruxelles, ha illustrato Gentiloni all'Aula del Senato, «sarà il tema delle politiche migratorie, o meglio delle politiche comuni sull'immigrazione.
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Il Gazzettino