Sul fronte rovente dell'immigrazione non si placa la polemica politica, e mentre il ministro dell'Interno Marco Minniti prosegue il suo viaggio nel Mediterraneo, sindaci e...
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Sono cose che il M5S afferma con buonsenso da anni». Grillo ricorda poi che con la proposta di abolizione del reato d'immigrazione clandestina votata dagli iscritti M5S («reato inutile che ancora non è stato cancellato dal governo Pd-Ncd) miravamo a rendere più snelle le espulsioni, diminuire i costi a carico dei cittadini e facilitare il duro lavoro di magistrati e forze dell'ordine». Un programma serio sul tema dell'immigrazione, sottolinea ancora Grillo, deve riuscire a coniugare «buonsenso, rispetto ferreo della legalità e diritti umani». Nel frattempo sindaci e governatori sono ancora in prima linea sul capitolo spinoso dell'accoglienza migranti, e molti concordano sull'opportunità che i migranti lavorino sia per «ricambiare» l'ospitalità che viene offerta loro, sia per favorire l'integrazione sociale con le comunità che li accolgono. «Il ministro Minniti imponga che tutti i migranti lavorino gratuitamente, in primis per ricostruire le aree terremotate», chiede Flavio Tosi, sindaco di Verona.
Sulla stessa linea il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi e il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, delegato Anci alle politiche per l'immigrazione. «Noi sindaci saremmo felici se i migranti facessero lavori socialmente utili - spiega - sia come forma di 'restituzionè che di integrazione con i residenti». «Al ministro dell'Interno Marco Minniti chiediamo: ci metta in condizioni di obbligare a lavori utili le persone che arrivano nel nostro Paese: è avere poco rispetto tenerle a non far nulla per un anno e più», chiarisce Rossi. Per il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, «servono rimpatri forzati e respingimenti, come facevo io da ministro dell'Interno». Dice la sua anche la presidente della Regione FVG e vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, secondo la quale «la soluzione che si è dimostrata più idonea è quella dell'accoglienza diffusa e se tutti gli 8mila Comuni italiani la applicassero avremmo ridotto al minimo situazioni di crisi come quelle che si sono verificate al Cona di Venezia e altrove».
Bisogna poi prendere atto, rileva, «che ci sono stranieri sul nostro territorio che non hanno diritto ad essere riconosciuti come richiedenti asilo e che è giusto vengano rimpatriati».
Con la proposta di abolizione del reato d'immigrazione clandestina votata dagli iscritti del M5S (reato inutile che ancora non è stato cancellato dal governo Pd-Ncd) miravamo a rendere più snelle le espulsioni, diminuire i costi a carico dei cittadini e facilitare il duro lavoro di magistrati e forze dell'ordine. Già nel 2008 le forze di Polizia denunciavano l'inefficienza di questa norma propagandistica voluta dalla Lega che nel 2010 ha bloccato l'espulsione dell'89% dei clandestini come ricordavano i sindacati di polizia. Parliamo della stessa Lega e dello stesso PD che hanno firmato il Regolamento di Dublino III che fa sì che l'Italia si debba accollare tutti i migranti che giungono nel nostro Paese come primo approdo. Regolamento di Dublino che il M5S, per primo, ha proposto di modificare. Il Movimento 5 Stelle ha le idee molto chiare in tema immigrazione, soluzioni concrete che metterà a punto, in rete, con il voto degli iscritti certificati. Un serio programma sull'immigrazione che coniugherà buonsenso, rispetto ferreo della legalità e diritti umani«. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino