«Gestione repressiva del fenomeno migratorio», «erosione dei diritti umani dei richiedenti asilo», «retorica xenofoba nella politica»,...
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Il governo Conte, scrive la ong, «si è subito distinto per una gestione repressiva del fenomeno migratorio», in cui «le autorità hanno ostacolato e continuano a ostacolare lo sbarco in Italia di centinaia di persone salvate in mare, infliggendo loro ulteriori sofferenze e minando il funzionamento complessivo del sistema di ricerca e salvataggio marittimo». Parlando del Dl sicurezza, Amnesty afferma che contiene misure che «erodono gravemente i diritti umani di richiedenti asilo e migranti e avranno l'effetto di fare aumentare il numero di persone in stato di irregolarità presenti in Italia».
Amnesty International Italia segnala inoltre il «massiccio ricorso» da parte di alcuni candidati e partiti politici a «stereotipi e linguaggio razzista e xenofobo per veicolare sentimenti populisti, identitari nel corso della campagna elettorale» di quest'anno. Nel 2018 gli sgomberi forzati «sono continuati», colpendo soprattutto famiglie rom e gruppi di rifugiati e migranti, «senza l'offerta di alternative abitative adeguate da parte delle autorità». La «linea dura» dettata dal nuovo esecutivo sugli sgomberi «rischia di fare aumentare nel 2019 il numero di persone e famiglie lasciate senza tetto e senza sistemazioni alternative».
Nel corso del 2018 è proseguita la fornitura di armi a paesi in guerra come Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, esportazioni che violano la legge e il Trattato internazionale sul commercio delle armi« ratificato nel 2014.
Il Gazzettino