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«E' un uomo morto». Gli amici di Michelle Causo arrivati sul luogo dell'omicidio a Primavalle, nel quartiere della periferia nord di Roma dove la ragazza di 17 anni è stata trovata morta in un carrello ne sono convinti: «Non sappiamo nulla. L’unica cosa certa è che il killer non avrà una vita facile in galera. E che se esce dopo tre o trent’anni, quando sarà, sarà comunque un uomo morto». Il giovane è stata fermato con l'accusa di omicidio, dopo una notte di interrogatori. E' originario dello Sri Lanka ma nato a Roma.
Gli investigatori della Scientifica sono rimasti ore nell’appartamento di via Dusmet per esaminare la scena del crimine. Michelle potrebbe aver lottato, aver cercato di difendersi da un’aggressione selvaggia e improvvisa.
Il testimone
«Stavo tornando a casa verso le 16 - racconta un altro testimone delle fasi successive al delitto -. Io abito a circa cento metri dal ritrovamento del corpo. Ho visto il carrello con il sacco nero all’interno e la polizia che stava già sul posto. Il carrello era proprio attaccato ai cassonetti, era coperto». Molti curiosi si sono affacciati alle finestre che danno su via Borgia: gli investigatori della Scientifica hanno installato un gazebo coperto anche su tutti i lati per impedire alla gente di assistere all’esame del medico legale.
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Il Gazzettino