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Fosse stato per lui, la guerra sarebbe finita già da un pezzo. Nei deliri del super boss Messina Denaro ci sono anche le considerazioni sul conflitto in Ucraina, sulla figura di Zelensky e quella di Putin. Le responsabilità, secondo il boss arrestato, sono chiare e ben attribuibili ai protagonisti, con percentuali diverse. La sua personalissima analisi di guerra emerge dalle chat scambiate con una donna conosciuta alla clinica "La Maddalena" che ieri sera era collegata con la trasmissione "Non è l'Arena" di Massimo Giletti su La7. Nel corso della puntata sono stati svelati, in esclusiva, audio e messaggi inediti sulla guerra in corso in Ucraina: «Quando ci fu Chernobyl nell’86 mia mamma ospitò due ragazze ucraine di famiglie molto ricche - il suo racconto -. Sono state trattate su un vassoio d’argento per due anni, ma quando se ne andarono non si fecero più sentire. Mia madre cercò di contattarle ma non diedero più risposta. Quella gente è così... So che tu sei pro Ucraina, io invece sono pro civiltà, ma gli ucraini hanno torto. Il primo di tutti è questo… pseudo presidente (Zelensky, ndr). Uno zero, che sta facendo morire un sacco di civili per fare il megalomane, perché lui vorrebbe una guerra mondiale».
Messina Denaro e l'opinione sulla guerra: «Colpa degli Usa»
Poi l'attacco a Europa e Stati Uniti e l'elogio di Putin: «Perché invece di fornire armi, gli Stati occidentali non dicono a questo presidente di dimettersi? Sistemare le cose e fornire aiuti umanitari...
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Il Gazzettino