Matteo Messina Denaro in fin di vita, sospesa anche l'alimentazione: il boss ha vietato l'accanimento terapeutico

La situazione si è aggravata dopo un forte sanguinamento, un collasso e l'occlusione intestinale diventata cronica

Matteo Messina Denaro in fin di vita, sospesa anche l'alimentazione: il boss ha vietato l'accanimento terapeutico
Ha superato un'altra notte il boss mafioso Matteo Messina Denaro da due giorni in coma irreversibile. Il 62enne capomafia è ricoverato nella cella del reparto per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ha superato un'altra notte il boss mafioso Matteo Messina Denaro da due giorni in coma irreversibile. Il 62enne capomafia è ricoverato nella cella del reparto per detenuti dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, assistito dagli specialisti della terapia del dolore che lo hanno in carico da alcuni giorni dopo la sospensione di qualsiasi terapia oncologica da ieri al boss è stata sospesa l'alimentazione parenterale per endovena. È stato lo stesso boss a chiedere di evitare l'accanimento terapeutico.

Messina Denaro, si preparano le disposizioni per dopo la morte

 

Cosa è successo

La situazione si è aggravata dopo un forte sanguinamento, un collasso e l'occlusione intestinale diventata cronica. Nella cella dell'ospedale abruzzese Messina Denaro è assistito da medici e paramedici ma anche carabinieri, poliziotti e Guardia di Finanza, sia in divisa che in borghese, che sorvegliano il reparto. Il boss mafioso è stato arrestato lo scorso 16 gennaio dopo una latitanza lunga quasi trent'anni, nella clinica La Maddalena di Palermo dove si era recato per sottoporsi alla chemioterapia per curare il tumore al colon in stato avanzato. Messina Denaro è sedato e ormai non viene più alimentato. I parametri della pressione e della diuresi sembrano stabili anche se il quadro sanitario è sempre gravissimo. 

 

La figlia in ospedale

Le visite dei pochi familiari ammessi le scorse settimane sono state sospese. Messina Denaro, però, ha potuto riconoscere la figlia Lorenza Alagna, avuta durante la latitanza e le ha dato il suo cognome. Non ci sono stati, però, incontri tra i due perché il boss avrebbe preferito non farsi vedere dalla figlia nelle gravi condizioni in cui era. L'avvocata Lorenza Guttadauro, nipote del boss, che rappresenta la famiglia di Messina Denaro, si trova all'Aquila, in attesa di ulteriori sviluppi. La legale si sta preparando per le eventuali pratiche burocratiche da sbrigare in caso di morte del boss. Come la riconsegna della salma alla famiglia.

  Dalla cattura all'arresto

Dall'arresto il padrino è stato interrogato più volte dai pm di Palermo precisando, fin dal primo incontro, che non avrebbe mai collaborato con la giustizia. E così è stato. Anzi nel corso del primo interrogatorio, con aria sfottente, non ammettendo neppure di far parte di Cosa nostra, ha detto al procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e all'aggiunto Paolo Guido, che hanno coordinato le indagini per la sua cattura, che se non fosse stato malato e costretto a ricorrere alle cure della clinica, lo Stato non l'avrebbe mai preso. Il boss, autorizzato a incontrare i familiari stretti e il suo avvocato, la nipote Lorenza Guttadauro, non ha però mai potuto vedere la sorella a lui più affezionata, Rosalia Messina Denaro, arrestata nei mesi scorsi per mafia. È perquisendo la sua abitazione che i carabinieri del Ros hanno potuto ricostruire la sua malattia, l'alias usato per le cure riuscendo così a porre fine a 30 anni di latitanza.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino