Melanoma, il decalogo per la diagnosi: dalla visita specialistica al controllo dei nei

Melanoma, il decalogo per la diagnosi: dalla visita specialistica al controllo dei nei
Dieci raccomandazioni per abbreviare i tempi della diagnosi di melanoma. Tra queste, non far trascorrere più di 30 giorni fra il sospetto di melanoma e la prima visita...

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Dieci raccomandazioni per abbreviare i tempi della diagnosi di melanoma. Tra queste, non far trascorrere più di 30 giorni fra il sospetto di melanoma e la prima visita specialistica dermatologica. Per il controllo dei nei, invece, va esaminata ogni parte del corpo usando sempre il dermatoscopio, strumento ottico che permette di individuare lesioni non visibili a occhio nudo. È importante che il tempo tra la prima visita dermatologica e l'intervento chirurgico per rimuovere la lesione sospetta non sia superiore a un mese. Dopo l'asportazione, il referto istologico deve avvenire entro 2 settimane dall'accettazione del campione. Ed è necessario che il medico comunichi personalmente la diagnosi al paziente. Sono queste alcune delle 10 raccomandazioni accompagnate da dieci azioni per abbreviare i tempi della diagnosi di melanoma presentate ieri in una conferenza stampa virtuale.

Il decalogo è stato stilato dalle associazioni di pazienti e dalle società scientifiche coinvolte nel progetto «Bersaglio Melanoma», promosso da Aimame (Associazione italiana malati di melanoma e tumori della pelle), Apaim (Associazione pazienti Italia melanoma), Emme Rouge e Melanoma Italia onlus (Mio), con il patrocinio di Adoi (Associazione dermatologi-venereologi ospedalieri italiani), Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Imi (Intergruppo Melanoma italiano) e Sidemast (Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse).

Le 10 raccomandazioni sono state inviate al Ministro della Salute, Roberto Speranza, e al Sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. «In un anno le nuove diagnosi di melanoma, in Italia, sono aumentate del 20%, da 12.300 nel 2019 a quasi 14.900 nel 2020. Nessun'altra neoplasia ha fatto registrare un incremento così elevato - afferma Giovanni Pellacani, direttore dell'Unità operativa complessa di dermatologia del Policlinico Umberto I di Roma - Prevenzione e diagnosi precoce sono le armi più importanti per sconfiggere questo tumore della pelle. Se scoperto in fase iniziale ed eliminato con una corretta asportazione chirurgica, il melanoma è del tutto guaribile». Per Pellacani, «la regola dell'Abcde è il primo passo verso la prevenzione, perché aiuta a distinguere un neo da un melanoma: Asimmetria, Bordi irregolari, Colore disomogeneo, Diametro superiore a 6 mm ed Evoluzione».

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Il Gazzettino