Matteo Taglienti, morto in monopattino a Roma: l'ultimo giorno, la festa con la mamma per presentarle la ragazza

Matteo Taglienti, morto in monopattino a Roma: l'ultimo giorno, la festa con la mamma per presentarle la ragazza
ROMA Aveva la passione per i motori e il deltaplano. Nell'Esercito era entrato come meccanico, lavorava in officina, ma sognava di librarsi in volo, con la mente leggera....

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ROMA Aveva la passione per i motori e il deltaplano. Nell'Esercito era entrato come meccanico, lavorava in officina, ma sognava di librarsi in volo, con la mente leggera. «Un'anima buona, ora sarai un angelo», lo ricordano così nella frazione di Civitella, a San Giovanni Campano, in provincia di Frosinone dove era nato e cresciuto. Domenica scorsa, Matteo Taglienti, 24 anni, prima dello schianto in monopattino su viale di Tor di Quinto a Roma, era tornato a casa per la festa della mamma, un'occasione speciale anche per presentare in famiglia la sua fidanzata, conosciuta da poco tempo nella Capitale.

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«Aveva lasciato il paese tre anni fa - spiegano gli amici - per arruolarsi nei Lancieri di Montebello, 8° Reggimento dell'Esercito. E pensava di mettere a frutto l'esperienza finora maturata per entrare in polizia, sempre al servizio dei cittadini. Invece, quando sembrava a un passo dal realizzare il suo percorso, un destino tragico ha bussato alla sua porta. Ancora non riusciamo a crederci».
Ieri mattina il viaggio listato a lutto di papà Tonino, camionista, della mamma, casalinga e della sorella di due anni più piccola nella Capitale per il riconoscimento della salma al Gemelli. «La comunità è sconvolta - dice il sindaco di San Giovanni Campano, Emilio Cinelli - Matteo era un ragazzo in gamba, appassionato del suo lavoro, il figlio che tutti avrebbero voluto avere. Questa notizia ci lascia senza parole, alla famiglia va il nostro più profondo cordoglio».


GLI AMICI
Le risate, gli abbracci, i progetti per il futuro mano nella mano con la sua nuova ragazza, poi il momento dei saluti, il bacio alla mamma, convinto di tornare presto, come faceva spesso per il week-end o quando c'era qualche iniziativa in paese. «Lui non mancava mai. A Carnevale c'era bisogno di qualcuno che conducesse il trattore a mo' di carro allegorico e Matteo non ha esitato a essere dei nostri. Momenti felici e spensierati, sapere che non torneranno ci strazia il cuore», ha raccontato una delle organizzatrici del Carnevale monticiano. Anche il primo maggio Matteo aveva trascorso il suo tempo a casa con i familiari, poi con gli amici di sempre, alcuni conosciuti ai tempi dell'istituto tecnico industriale Reggio di Isola del Liri dove si era diplomato. Poi di nuovo in caserma per preparare le celebrazioni solenni per il 161° anno della nascita dell'esercito, il 4 maggio.


Enorme la commozione tra i commilitoni. Il blog Militare semplice è stato tra i primi a darne notizia. «Un'altra tragedia è avvenuta questa notte. É doloroso per noi scrivere un post di cordoglio per il secondo giorno consecutivo, per un altro giovane fratello. Certe tragedie sono impossibili da comprendere e accettare. Ci stringiamo attorno alla famiglia, agli amici ed ai colleghi. Che la terra ti sia lieve», il post che rimanda anche a un altro incidente avvenuto domenica mattina a Brindisi in cui ha perso la vita un militare di 21 anni. «Ho avuto l'onore e il piacere di conoscere Matteo, un ragazzo preciso, preparato e di una educazione fuori dal comune», il commento di Giuseppe. Un suo superiore dice: «Ogni mattina mi dicevi Capo buongiorno e io Buongiorno Matte''. Ti voglio ricordare così».

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Il Gazzettino