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Lina Merlin, Nilde Iotti, Liliana Segre, Tina Anselmi, Luana D'Orazio, Samantha Cristoforetti. Sei donne con storie diverse, che rappresentano l'orgoglio dell'Italia, i passi in avanti compiuti dalla Repubblica nei 75 anni di storia e quelli ancora da compiere. Le ha ricordate il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso nella cerimonia al Quirinale per la Festa del 2 giugno. «Lina Merlin, pioniera della dignità femminile», ha sottolineato il Capo dello Stato.
Nilde Iotti, prima donna ad essere eletta alla presidenza della Camera con una scelta che proprio per questo segnò «un passo decisivo nell'affermazione del protagonismo delle donne nella vita delle istituzioni».
LE FIGURE - E tra «le grandi riforme» che «hanno cambiato il profilo» dell'Italia, ha ricordato il Capo dello Stato, va inserita «l'istituzione, nel 1978, del Servizio sanitario nazionale, ad opera di un'altra donna, la prima a diventare ministra, Tina Anselmi». Se è vero che in 75 anni la Repubblica ha compiuto enormi progressi, permangono tuttavia «ancora condizioni non sopportabili per la coscienza collettiva, come le morti sul lavoro. Il ricordo del sorriso di Luana D'Orazio -è stata l'esortazione di Mattarella- impegni tutti al dovere di affrontare il tema della sicurezza dei lavoratori con determinazione e con rigore». Infine può sembrare che «il Paese si sia fermato», ma non è così, rivendica il Presidente della Repubblica».
L'Italia infatti »ha creatività. Competenze. Capacità che ci rendono in tanti settori all'avanguardia. Ne sono esempio donne e uomini impegnati nella ricerca e nei settori dell'innovazione e delle tecnologie più avanzate«, come »un'altra donna italiana« che »oggi ci rende orgogliosi: Samantha Cristoforetti, prima europea chiamata a comandare la stazione spaziale internazionale«.
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