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ROMA «Un anello con in cima un diamante, che suo padre Lionello diede alla madre Vittorina, in occasione del fidanzamento, e che poi Marina fece trasformare. Voleva che andasse alla figlia e poi alle nipoti. È stata una donna sopra le righe, ma nelle questioni familiari era molto tradizionale». Si sente l'emozione nella voce di Andrea Ripa di Meana Cardella, figlio adottivo di Marina e Carlo, mentre parla dell'anello di fidanzamento dei genitori di Marina Ripa di Meana, che dice di aver riconosciuto nella collezione di gioielli a lei appartenuti che saranno battuti all'asta da Pandolfini, il 23 giugno a Firenze, dopo esposizioni nelle sedi della Casa d'aste, a Roma - dal 25 al 27 maggio in via Margutta - Milano e, ovviamente, Firenze. «Sono fuori di me - commenta - ho appreso dell'asta, per caso. Un amico fiorentino, saputo dell'evento, mi ha chiamato. Ho visto i gioielli online. Ci sono quelli ai quali Marina teneva di più: gioielli di famiglia che in famiglia voleva restassero. Marina ha esplicitato nelle sue volontà che desiderava andassero alle nipoti. Disse che sapeva che Lucrezia non indossava quel tipo di cose, ma che li avrebbe dati poi alle ragazze. E che fa la figlia? Mette all'asta per poche centinaia di euro gioielli costati milioni? Vuole eliminare il ricordo della madre. Ha ancora le sue ceneri in casa, in un angolo, nonostante Marina avesse chiesto di disperderle in mare».
LA FIGLIA
Il riferimento di Andrea Ripa di Meana Cardella è a Lucrezia Lante della Rovere. «L'ultima persona che Marina ha voluto accanto prima di morire sono stato io, non è stata lei.
I DUBBI
Andrea Ripa di Meana Cardella avanza dubbi su alcuni oggetti: «Sono stato trent'anni al fianco di Marina. Taluni dei gioielli all'asta, secondo me, non sono suoi. Non rientro nell'asse ereditario, non posso fare nulla, posso solo dire a Lucrezia che, per me, sta sbagliando, ma lei dalla morte di Marina, non mi parla più. E posso avvertire la casa d'aste: per me, alcuni oggetti non sono di Marina». Lucrezia Lante della Rovere non ha rilasciato commenti. Pandolfini rassicura. «L'asta è confermata - dice Benedetta Borghese - presenteremo la collezione di Marina: è interamente sua. Sono creazioni raffinate, stravaganti, come quelle che amava portare, non gioielli da milioni. Per noi, vuole essere pure un piccolo omaggio a una donna amata, anche discussa, che tutti conosciamo. Una donna che fa parlare di sé perfino ora che non c'è più». Conclude Andrea Ripa di Meana Cardella: «Ora penso anche ai quadri che Marina ha lasciato a Lucrezia. Temo pure per quelli».
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Il Gazzettino