Mantova, trovato morto in un canale il bambino scomparso

Mantova, trovato morto in un canale il bambino scomparso
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«Il nostro piccolo amico non ce l'ha fatta». Così la scorsa notte poco prima delle 2 il sindaco di Guidizzolo (Mantova), Sergio Desiderati, con un post su Facebook, annunciava la tragica conclusione della breve vita di Jashanpreet Singh, il bimbo di sei anni (ne avrebbe compiuti 7 il prossimo ottobre) di nazionalità indiana sparito da casa dalle 16 del pomeriggio precedente. Il suo corpicino era riaffiorato, poco prima dell'1,30, dalle acque del canale Virgilio, in strada Marchionale, in aperta campagna a circa 3 chilometri da casa ma già in territorio del vicino Comune di Medole.

 


 Ad individuarlo, durante un violento temporale, un gruppo delle circa 200 persone, tra volontari, uomini e donne delle forze dell'ordine e della protezione civile che fin dal pomeriggio, quando come un tam-tam sui social network, di bocca in bocca in paese sino ad arrivare in televisione, ieri sera, con la trasmissione 'Chi l'ha visto?', hanno dato vita ad una gara di solidarietà senza precedenti nel tentativo di riportare a casa, sano e salvo, il bambino. Purtroppo l'epilogo è stato tragico e appena il consorzio di bonifica ha tolto l'acqua dal canale il corpo è riaffiorato dal sifone in cui si era arenato.

Gli investigatori escludono la pista del dolo e danno per scontata quella della disgrazia occorsa ad un piccolo che soffriva di una leggera forma di autismo; la salma è stata ricomposta nelle camere mortuarie dell'ospedale Carlo Poma di Mantova a disposizione del magistrato che, con ogni probabilità, ordinerà l'autopsia per fugare anche il più piccolo dubbio. Jashanpreet Singh era il primogenito di tre fratelli, lui nato nel 2009 e gli altri due nel 2011 e nel 2014. Viveva con il padre, operaio in un caseificio della zona arrivato a Guidizzolo nel 2004, la madre e i nonni, in un appartamento di un condominio vicino alla chiesa del paese, a 200 metri dal canale dove ha trovato la morte. Secondo una prima ricostruzione, ieri pomeriggio alle 16 la mamma di Jashan è andata a prendere il fratellino di 5 anni all'asilo e ha lasciato il primogenito e l'altro fratello in casa con i nonni. Approfittando di un attimo di distrazione della nonna, Jashan è uscito di casa per seguire la mamma.

Una volta arrivato all'asilo, che si trova di fronte alla scuola elementare che frequentava, ha incontrato una maestra che lo ha invitato a tornare a casa visto che la mamma se n'era appena andata con il fratellino. Jashan, autistico (in classe, la prima elementare, aveva l'insegnante di sostegno e l'intera famiglia, come ha confermato il sindaco, era seguita dai servizi sociali del Comune) si è, invece, attardato nel vicino parco dove c'erano altri bambini. È lì, verso le 16.30, che è stato visto per l'ultima volta. Ad un centinaio di metri, proprio dietro le due scuole, scorre il canale di irrigazione Virgilio che finisce nelle campagne; probabilmente il piccolo non è riuscito a trovare la via di casa e si è incamminato da solo verso il canale che ha un parapetto in cemento alto meno di un metro.


La curiosità forse l'ha spinto ad arrampicarsi e a sporgersi verso l'acqua, perdendo l'equilibrio. Poi, la corrente l'ha trascinato via. «Il lutto che ha colpito la famiglia del piccolo Jashan è di tutta la nostra comunità», ha sottolineato il primo cittadino nel commentare l'attestazione di affetto manifestato da tutto il paese nei confronti dei familiari del piccolo. «Abbiamo annullato il concerto in programma questa sera nel nostro oratorio - ha aggiunto il sindaco - appena sapremo la data dei funerali tutto il paese sarà a fianco dei familiari». Questa mattina la scuola elementare che il bimbo frequentava era chiuso per sciopero ma davanti al cancello, dove c'è la foto sorridente di Jashan, tanti compagni hanno deposto fiori.




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Il Gazzettino