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Per il ministro Piantedosi i fatti di Pisa, dove la polizia ha caricato alcuni studenti che manifestavano per la Palestina, sono «Casi isolati in corso di valutazione e non è mai intervenuto alcun cambio di strategia in senso più restrittivo della gestione dell'ordine pubblico». Così il ministro durante la riunione di oggi con i vertici dei sindacati confederali. Peraltro, ha ricordato, «negli scorsi anni sono avvenuti accadimenti analoghi con incidenti ancor più gravi».
L'inchiesta: agenti nel mirino
Intanto già oggi una squadra del reparto mobile di Pisa potrebbe finire sotto inchiesta: nel mirino almeno 15 poliziotti tra cui il capo squadra e uno dei responsabili dell’ordine pubblico incaricato della sorveglianza della piazza.
Piantedosi, attesa informativa in cdm
«Il governo - ha ribadito Piantedosi - non ha cambiato le regole di gestione dell'ordine pubblico; i responsabili della sicurezza agiscono sul territorio sulla base di valutazioni fatte sul posto e non seguendo fantomatiche indicazioni da parte del livello politico; nessuno ha interesse ad alzare il livello di tensione durante le manifestazioni e men che mai il Viminale che, insieme a tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine, ha come prioritario obiettivo che ogni evento si svolga in maniera pacifica indipendentemente dal loro contenuto». In questo senso e per un regolare svolgimento di tutte le iniziative, il ministro Piantedosi ha sottolineato quanto sia «imprescindibile la collaborazione degli stessi manifestanti sia nella fase del necessario preavviso delle iniziative sia durante lo svolgimento delle manifestazioni rispettando le prescrizioni ed evitando comportamenti provocatori o violenti».
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Il Gazzettino