Hanno patteggiato in appello uno sconto di pena i due uomini sotto processo per l'accusa di aver ucciso, a Roma, nel novembre 2015, un manager tedesco dopo un incontro a scopo...
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I fatti risalgono a 6 novembre 2015. Oliver Degenhardt, manager tedesco di 49 anni, fu trovato morto, con un profondo taglio alla gola, nel suo appartamento romano di via dei Volsci, nel quartiere San Lorenzo. Successivamente scattarono le manette ai polsi dei tre romeni poi imputati, arrestati in Romania e Norvegia dai carabinieri, in collaborazione con le polizie romene e norvegesi. Il corpo di Degenhardt fu trovato dopo che un vicino aveva visto uscire dalla sua casa del fumo. Non appena dentro quell'appartamento, i vigili del fuoco trovarono il corpo barbaramente ucciso (presentava un taglio alla gola e numerose ferite alla testa); dalla casa mancavano alcuni oggetti di valore.
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Dalle indagini, secondo quanto al tempo si apprese, emerse che il tedesco aveva contrattato tramite un social network un incontro a scopo sessuale, e invitato a casa quelli che poi diventarono i suoi assassini.
Il Gazzettino