OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Per la giovane coppia dell'Aquila e loro familiari il nuovo anno si sarebbe dovuto aprire con una bella sorpresa: la nascita di un figlio tanto desiderato. Una gioia indescrivibile che si è trasformata in un dramma: il neonato è morto. Saranno gli accertamenti medico-legali, eseguiti ieri in ospedale, a provare a chiarire i dubbi ai genitori e ai loro familiari, ma anche alla Procura della Repubblica che ha immediatamente disposto il sequestro della cartella clinica della partoriente e ha iscritto tecnicamente sul registro degli indagati (anche tecnico a tutela) i medici che a vario titolo si sono occupati della donna, ricoverata nel reparto Maternità dell'ospedale dell'Aquila, nella zona allestita per i pazienti affetti dal Covid.
Neonato muore asfissiato a Caltanissetta, inutile la corsa in ospedale: indaga la polizia
Secondo una prima ricostruzione, la donna durante tutta la gestazione e fino agli ultimi istanti prima di partorire è stata sempre rassicurata sul buon andamento della gravidanza, tenendo conto anche della circostanza di essere risultata positiva al Covid.
Al momento non si sa se il neonato è venuto alla luce già morto oppure il quadro clinico del nascituro è improvvisamente peggiorato. Quello che è certo è che i medici hanno tentato per 40 minuti circa di rianimare il corpicino.
Sono stati i famigliari della donna a presentare denuncia e a chiedere che sulla vicenda vengano eseguite tutte le verifiche del caso. Per questo motivo, il Pm D'Avolio ha iscritto sul registro degli indagati con l'ipotesi di reato in omicidio colposo, i sei sanitari che a vario titolo hanno avuto a che fare con la partoriente. Si tratta di avvisi di garanzia iniziali che potrebbero cambiare in relazione all'andamento dell'inchiesta e soprattutto alle risultanze degli esami medico-legali.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino