Circa 130 persone sono state sfollate, nel cuore della notte, a causa di una frana che minaccia alcuni palazzi in località Quezzi, sulle alture di Genova. A dare...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una settimana fa c'era stato un primo cedimento del terreno crollato la scorsa notte a Genova Quezzi e che ha costretto allo sgombero.
«È una situazione complicatissima, colpa di come è stata costruita la città, è frutto della cementificazione», ha spiegato il sindaco Marco Doria. Doria ha compiuto un sopralluogo nella zona interessata dalla frana. I palazzi sorgono nel greto del rio Fereggiano, il corso d'acqua che tracimando nel 2011 causò sei vittime. «Ora diamo assistenza agli sfollati, come abbiamo sempre fatto. Noi ci siamo», ha detto Doria.
«Il cedimento del muro di contenimento», che ha causato la frana a Genova Quezzi, «da una primissima valutazione è del tutto indipendente rispetto all'ondata di maltempo dei giorni scorsi», precisa l'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone. «La protezione civile della Liguria ha dato tutta la sua disponibilità al Comune di Genova, nel caso ce ne fosse bisogno, per assistere gli sfollati e per dare il supporto tecnico necessario alle valutazioni tecniche sulla zona oggetto del cedimento che riterrà di fare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino