'Ndrangheta, maxi-blitz: 52 arresti in tutta Italia. Sindaco coinvolto, accusa di voto di scambio

Contestati i reati di estorsione, rapina, ricettazione, riciclaggio ed intestazione fittizia di beni, aggravati dalle modalità mafiose

Voti e sostegno elettorale in cambio di denaro e percentuali sui futuri appalti comunali. Sarebbe stato un patto pre-elettorale il sistema utilizzato dalla 'ndrangheta...

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Voti e sostegno elettorale in cambio di denaro e percentuali sui futuri appalti comunali. Sarebbe stato un patto pre-elettorale il sistema utilizzato dalla 'ndrangheta per infiltrarsi nel comune di Cerva, poco più di mille abitanti in provincia di Catanzaro. Non ha dubbi in proposito il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, che, all'alba di oggi, ha fatto scattare in tutta l'Italia il blitz dei carabinieri del Comando provinciale per l'esecuzione di 52 cautelari (44 arresti e 8 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria).

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Ndrangheta, l'operazione

Nella rete, con l'accusa di scambio elettorale politico-mafioso, sono finiti il sindaco di Cerva, Fabrizio Rizzuti, di 49 anni, un assessore, Raffaele Scalzi, di 42, e un consigliere comunale di maggioranza, Raffaele Borelli, di 47. Tutti ai domiciliari. Le accuse, a vario titolo, per le persone coinvolte vanno dall'associazione per delinquere di tipo mafioso al traffico di sostanze stupefacenti. Contestati anche i reati di estorsione, rapina, ricettazione, riciclaggio ed intestazione fittizia di beni, tutti aggravati dalle modalità mafiose. A fare luce sulla pervasività di una 'ndrangheta «spesso considerata di serie B», come ha detto il procuratore Gratteri, è stato l'omicidio del macellaio Francesco Rosso, di 35 anni, avvenuto nel 2015 a Simeri Mare. 

Ndrangheta, le cosche attive

Da quell'episodio, secondo i racconti di un aspirante collaboratore di giustizia, Danilo Monti, poi ritornato sui suoi passi, si è risaliti alla cosca Carpino, attiva tra Petronà e Cerva e con stabili ramificazioni nelle province di Lecco, Genova e Torino. «Da quelle parti - ha ricordato Gratteri in conferenza stampa - è nato il boss Franco Coco Trovato, uno dei mafiosi più importanti nella storia della 'ndrangheta, soprattutto in Lombardia, in particolare in provincia di Lecco, in grado di discutere alla pari con i De Stefano di Reggio Calabria o di avere rapporti diretti con i più importanti narcotrafficanti sudamericani». E in questo contesto sarebbe stata saldata l'intesa, risalente alle elezioni comunali a Cerva del 2017, quando Fabrizio Rizzuti, Raffaele Scalzi e Raffaele Borelli avevano presentato le loro candidature, il primo a sindaco e gli altri due a consiglieri, con la lista civica Progetto Futuro, ottenendo l'elezione, confermata nel giugno del 2022. I tre, secondo la ricostruzione della Procura, grazie all'intermediazione del fratello del primo cittadino, Massimo, dipendente comunale, si sarebbero rivolti, per ottenere voti, a Tommaso Scalzi, già condannato per associazione mafiosa e considerato vicino al boss Coco Trovato.

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Il Gazzettino