Altro che pochi spicci o al massimo 2mila euro. Lo zainetto di Anastasia Kylemnyk era pieno di soldi. Circa 60mila euro per l’acquisto – mai portato a termine –...
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Luca Sacchi, nessun legame con gli spacciatori: ecco la verità che emerge dai tabulati dei telefonini
Tutto da verificare ancora.
Il pm Nadia Plastina, titolare del fascicolo, non esclude che Luca, Giovanni Princi, Anastasia, individuati dai testimoni amici del pasticcere di Casal Monastero come i «quattro interessati a comprare droga», potessero agire per conto di terze persone. Princi avrebbe ricoperto il ruolo di “ponte” per la trattativa, conoscendo almeno uno degli intermediari di Del Grosso, Valerio Rispoli. Proprio l’entità della cifra ha fatto sorgere negli inquirenti il sospetto che i ragazzi potessero essere stati dei mediatori che avrebbero dovuto essere ricompensati, anche perché sono incensurati. Finiti al centro di un affare ben più grande di loro e del quale, probabilmente, non avevano neppure ben chiare le proporzioni. Per il momento Del Grosso e Pirino non sono ancora stati interrogati dai magistrati. In sede di interrogatorio di garanzia, subito dopo il fermo, avevano deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Tanti i punti da chiarire: che fine hanno fatto i soldi? Ma sopratutto il revolver calibro 38 usato da Del Grosso contro Sacchi? Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino