Prima dell’omicidio pensava solo ai soldi che si sarebbe potuto mettere in tasca in pochi minuti: insieme a Paolo Pirino, Valerio Del Grosso aveva in programma di rubare...
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«Dopo l’omicidio, Valerio di disse che al massimo si poteva permettere di portarmi a Nepi. Si lamentava perché nello zaino che avevano rubato non avevano trovato denaro», ha detto in aula Giorgia D’Ambrosio, che all’epoca frequentava Del Grosso. Un testimonianza che aveva già reso in fase d’indagine, ma che era stata secretata nella parte che riguarda il mancato ritrovamento delle mazzette di banconote. Ma se Del Grosso e Pirino non li hanno presi, che fine hanno fatto i 70mila euro che, secondo la pm Nadia Plastina, il gruppetto avrebbe offerto agli spacciatori per procedere all’acquisto? Una delle ipotesi è che Princi, il regista dell’operazione - lui e Anastasia sono a processo per la tentata compravendita di marijuana - li abbia nascosti nell’auto della fidanzata di Luca, spostata in fretta e furia mentre il ragazzo stava morendo in ospedale.
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«È SUCCESSO UN CASINO»
Per il resto, la D’Ambrosio non ha aggiunto nuovi dettagli. «Valerio mi disse che era successo un casino e che aveva sparato a una persona», ha detto la ragazza, ricostruendo la notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso.
LO ZAINO
Poi, i due erano fuggiti, convinti di avere in tasca una montagna di soldi. «All’interno dello zaino invece c’erano degli involucri di un paio di centimetri, uno o due e contenevano marijuana. Ho visto anche diverse sim per cellulare», ha detto la D’Ambrosio. Giovedì ci sarà la prossima udienza: verranno sentiti la madre e il fratello di Del Grosso. Erano stati loro a denunciarlo quando avevano scoperto dagli amici del ragazzo quello che era successo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino