Lotteria Italia, il giallo dei biglietti di Ferno: rifatta l'estrazione del 6 gennaio

Solo una banale combinazione. Un evento con una probabilità bassissima, fortunato, "storico", ma è stato il caso e non un malfunzionamento o una...

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Solo una banale combinazione. Un evento con una probabilità bassissima, fortunato, "storico", ma è stato il caso e non un malfunzionamento o una «manipolazione», come ha tenuto a dimostrare l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Così si spiegano i tre biglietti vincenti della Lotteria Italia con la prima lettera uguale e solo l'ultimo numero diverso, venduti nel comune di Ferno (Varese), nella tabaccheria dell'aeroporto di Malpensa, un luogo di passaggio dove sono stati venduto in tutto 4.300 tagliandi.


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Per risolvere il giallo dei biglietti - P474343, P474346, P474348 - la direttrice facente funzioni dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberta De Robertis, e il direttore Giochi dell'Agenzia, Roberto Fanelli, hanno permesso ai giornalisti di assistere a una simulazione della procedura per l'estrazione di biglietti fortunati - esattamente come è stata effettuata il 6 gennaio - e il video di quella sera.

Nella prima urna 16 palline con le lettere (che permettono di sapere immediatamente in quale città è stato venduto il biglietto) poi le sei urne con i numeri, dalle quali "salgono" simultaneamente sette palline. Tra il primo vincente (P474348) e il secondo (P474343) è stato estratto un biglietto risultato invenduto, poi tra il secondo e il terzo sono stati estratti circa 130 biglietti. «Per i Monopoli è tutto regolare», ha spiegato Fanelli.

«Le palline sono a norma, abbiamo le certificazioni ogni mese - ha aggiunto De Robertis -. Nelle palline è presente un chip di lettura (che consente di leggere immediatamente il numero, ndr) che non è controllabile a distanza, quindi non è possibile una manipolazione. Non abbiamo nessun problema a consegnare i video delle estrazioni, ma quello che mi preme è onorare gli impegni verso i cittadini che sono risultati vincitori, consentendo di pagare i premi».


Secondo un matematico consultato dai Monopoli la probabilità di un caso di questo tipo è una su 650mila, secondo quello del Codacons, che all'indomani del tam tam sui social ha chiesto chiarimenti, la probabilità sarebbe addirittura di una su 2,6 miliardi di miliardi. Per Carlo Rienzi, presidente del Codacons, «va dato atto a Monopoli di una grande disponibilità alla trasparenza. Noi non abbiamo notato alcuna irregolarità, ma abbiamo chiesto di farci avere la registrazione dei filmati per verificare i movimenti delle palline anche al rallentatore»..
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Il Gazzettino