Parla, precisa, replica. Veronica Panarello in un lunghissimo interrogatorio racconta la sua ultima verità. I suoi rapporti col suocero, Andrea Stival, che torna ad...
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La donna si ritaglia un ruolo nuovo: testimone dell'omicidio commesso dal suocero che con un cavo usb avrebbe strangolato Loris nella sua casa di Santa Croce Camerina, il 29 novembre 2014. Lei non avrebbe avuto una parte attiva: avrebbe avuto paura della reazione di Andrea Sival e non avrebbe chiamato aiuto. Lui l'avrebbe bloccata e minacciata. E poi il silenzio nel timore di rappresaglie sul figlio più piccolo. «Le dichiarazioni di Veronica Panarello sono forti - osserva Villardita - perchè forniscono movente, complice e dinamica del fatto, e anche l'arma del delitto. Per la prima volta si parla di omicidio e non di incidente e c'è una chiamata in correità in questa misteriosissima vicenda».
Sulla nuova versione di Veronica Panarello che con le sue diverse verità potrebbe non essere ritenuta credibile, l'avvocato Villardita non ha dubbi: «Quelli non erano racconti, ma la signora ha riferito quello che ricordava in quel momento, fino alla visita al cimitero dove è sepolto Loris, quando ha incominciato a ricordare tutto».
Il Gazzettino