Lockdown solo per i non vaccinati, Bassetti: «Soluzione giusta, ma non per chi deve lavorare»

Il primario di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova apre all'idea, ma solo per le attività ludiche come ristoranti, bar e cinema

Un eventuale lockdown destinato solamente ai non vaccinati per Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova, non sarebbe un'opzione...

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Un eventuale lockdown destinato solamente ai non vaccinati per Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova, non sarebbe un'opzione da scartare. «Nel momento in cui si raggiungesse un livello di saturazione dei posti letto in ospedale, potrebbe essere una soluzione». Lo sostiene Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova, intervenuto, ha ammesso il professore questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus. 

 

 

Lockdown per non vaccinati, non per il lavoro

 

Una restrizione che andrebbe attuata solo per le attività ludiche, lasciando la possibilità alle persone che hanno scelto di non immunizzarsi di andare a lavorare. «Potrebbe valere per ristoranti, bar, cinema, stadi - ha spiegato Bassetti - Nel momento in cui le cose non dovessero andare, anziché chiudere per tutti, sarei favorevole a chiudere certe attività solo per i non vaccinati, questo contribuirebbe anche a far aumentare il numero di vaccinati». L'obiettivo resta quello di raggiungere più persone possibili, invitando alla vaccinazione anche i più scettici. «Da medico non posso non pensare che si debba arrivare ad una vaccinazione universale, il modo in cui arrivarci spetta alla politica individuarlo - ha sottolineato il professore - Dispiace che ci siano tante persone che non hanno capito che il vaccino è l'unico modo per metterci al sicuro completamente. Guardate cosa sta succedendo nei Paesi dell'est Europa, dove c'è un atteggiamento contrario ai vaccini, mi chiamano colleghi disperati».

 

 

 

Nodo Johnson&Johnson per il richiamo

Resta inoltre il nodo sul richiamo per chi si è sottoposto alla vaccinazione con Johnson&Johnson. Per Bassetti la soluzione sarebbe una seconda dose con Pfizer o Moderna. «Bisogna avere i nervi saldi - ha spiegato - non farsi prendere dal panico. I dati non arrivano da studi pubblicati, sono comunicazioni arrivate da J&J. Io credo che chi ha fatto J&J farebbe bene a fare una seconda dose che corrisponde alla terza di tutti gli altri. Se io avessi fatto J&J oggi mi farei un vaccino a mRna entro dicembre. Credo che la vaccinazione eterologa provochi una migliore risposta».

 

 

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Il Gazzettino