Il centrosinistra che non c'è: la minoranza Pd spera in Pietro Grasso

Il centrosinistra che non c'è: la minoranza Pd spera in Pietro Grasso
“Se Renzi dice 'coalizione’ e poi due ore dopo uno attacca Grasso, l'altro mette le dita negli occhi a Bersani, un altro ancora litiga con Speranza... Renzi in...

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“Se Renzi dice 'coalizione’ e poi due ore dopo uno attacca Grasso, l'altro mette le dita negli occhi a Bersani, un altro ancora litiga con Speranza... Renzi in Direzione dica come vuole affrontare il tema della coalizione. Se pensa che la sua leadership non sia un problema, va bene”, del resto “ha vinto il congresso ma dica cosa vuole fare e come si evita che il Pd arrivi terzo”. Andrea Orlando si appella a Walter Veltroni e Romano Prodi per cercare di riportare nella stessa coalizione Pd e sinistra radicale. Gianni Cuperlo arriva ad invocare persino Enrico Letta, ma le chance sono poche e nelle mani del presidente del Senato.  Pietro Grasso ha fatto intendere che scioglierà la riserva solo dopo lo scioglimento delle camere che il presidente della Repubblica potrebbe disporre a fine anno. Sel e Mdp contano molto sulla leadership del presidente del Senato. Se però Grasso dovesse riprendere il vecchio progetto di Pisapia e cercare un’intesa con il Pd, il quadro cambierebbe di nuovo. “Il presidente del Senato oggi è una personalità molto autorevole e assolutamente preziosa per tentare una ricomposizione”, sostiene speranzoso Cuperlo che lunedì in direzione chiederà di aprire un tavolo con gli scissionisti.Mancano ancora circa quattro mesi alla data del voto, i calcoli sugli effetti della nuova legge elettorale sono appena cominciati e le sorprese sono dietro l’angolo.
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Il Gazzettino