Nomine Ue, trattativa nella notte su Timmermans, ma Conte non esclude un rinvio

Nomine Ue, trattativa nella notte su Timmermans, ma Conte non esclude un rinvio
dal nostro inviato BRUXELLES Si negozia ad oltranza a Bruxelles per cercare un’intesa sul nome del prossimo presidente della Commissione europea. Da ieri pomeriggio i...

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dal nostro inviato
BRUXELLES Si negozia ad oltranza a Bruxelles per cercare un’intesa sul nome del prossimo presidente della Commissione europea. Da ieri pomeriggio i Ventotto sono riuniti nel palazzo di Justus Lipsius per cercare un accordo. Ancora sul tavolo, dopo una notte di incontri in plenaria e di faccia a faccia, il nome del socialdemocratico olandese Frans Timmermans. A spingere per quella che sinora viene ritenuta la candidatura piuttosto forte, il leader di Germania, Francia, Olanda e Spagna.

Ieri sera, contro la soluzione proposta da Merkel, Macron, Rutte e Sanchez, si era sollevato il partito popolare che, secondo il criterio dello Spitzenkandidat, rivendica la poltrona per il tedesco Weber.
 Non è detto che la partita sulle nomine Ue si chiuda oggi, malgrado i capi di Stato e di governo siano riuniti nel Consiglio Europeo da ieri sera alle 19 per cercare di trovare una soluzione. «È una bella domanda - risponde il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, apparso in sala stampa poco prima delle 7 di mattina, inatteso - ma è difficile dare una risposta. Vediamo. Non è da escludere che saremo costretti ad aggiornarci, vediamo». Per Conte, inoltre, «non c'è un pacchetto di Osaka, è un malinteso, perché è stato concordato il giorno prima. Non c'è un accordo di Osaka, questa è la verità».
Sul tavolo della trattativa i presidenti di Commissione, Consiglio europeo, Bce, del ministro degli 'esteri’ e responsabile della sicurezza. Cui si aggiunge il presidente dell'Europarlamento che i deputati europei dovrebbero comunque a eleggere mercoledì a Strasburgo. Dopo una notte di trattative, lo scoglio è ancora sul nome del socialista laburista olandese Frans Timmermans la cui candidatura per prendere il posto di Jean Claude Juncker è in pieno stallo, ma resta quella che raccoglie sinora più consensi. Una ventina su Ventotto.
Marco Conti
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Il Gazzettino