Milos Radonjic, la lettera del legale a Nordio: «Bloccare l'estradizione del narcos-skipper visto che gli Usa negano quella di Chico Forti»

Il veto chiesto a Nordio è motivato dalla mancata collaborazione giudiziaria degli Stati Uniti. L'avvocato Tirelli: "Manca la bilateralità degli accordi"

Milos Radonjic, lo skipper di Maxi Jena arrestato per traffico di stupefacenti lo scorso 30 ottobre
Sul tavolo del ministro alla Giustizia Carlo Nordio c’è un’istanza in cui gli viene chiesto di porre il veto all’estradizione del montenegrino 33enne...

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Sul tavolo del ministro alla Giustizia Carlo Nordio c’è un’istanza in cui gli viene chiesto di porre il veto all’estradizione del montenegrino 33enne Milos Radonjic, lo skipper di Maxi Jena arrestato lo scorso 6 ottobre dalla polizia di frontiera marittima e dalla Squadra Mobile di Trieste in esecuzione di un mandato di arresto internazionale emesso il 15 settembre scorso dal Distretto Est di New York per il reato di traffico di sostanze stupefacenti. Lo skipper era a Trieste per partecipara alla barcolana dell'8 ottobre. Radonjic, che si trova rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo (Udine), si è difeso davanti ai magistrati italiani dicendo che si tratta di un caso di omonimia. Le autorità statunitensi invece, lo ritengono un pericoloso boss del clan Kavac che ha organizzato e tentato tre volte di portare in Europa un carico complessivo di 2.602 chilogrammi di cocaina da imbarcare su una “nave coperta” statunitense dall’Ecuador o dalle acque al largo della Colombia. Secondo il legale dello skipper, Alexandro Maria Tirelli, Nordio dovrebbe porre il veto per «ragioni di opportunità politica», considerato che gli Stati Uniti si stanno quasi sistematicamente (dalla strage del Cermis, fino alla mancata estradizione di Chico Forti) sottraendo ai trattati di cooperazione giudiziaria. Sarà il Guardasigilli, ora, a valutare il dossier.

ACCORDI DISATTESI

«Il caso di Chico Forti ci mostra che gli Usa, in materia di cooperazione giudiziaria con gli altri Stati, firmano accordi, sapendo di poterli disattendere quando fa loro comodo, con il “trucco” del doppio sistema di giustizia, quello federale e locale - commenta Tirelli, direttore della Alta Scuola Estradizioni, che assiste anche la famiglia dell’ex velista condannato all’ergastolo a Miami per omicidio - Biden si è mostrato favorevole all’applicazione della convenzione di Strasburgo per Forti, ma il governatore della Florida impone che l’italiano sconti la pena lì, anche in contrasto con la volontà presidenziale». «Insomma, sembra che gli Usa rispettino i trattati solo se ne hanno voglia, ma al contrario, pretendono che l’Italia obbedisca senza batter ciglio - conlude il legale - Il tema giuridico e politico è: in campo estradizionale non avrebbe senso sospendere la cooperazione penale e rinegoziare il fondamento degli accordi tra due Stati, che negli altri settori, dimostrano una proficua e leale collaborazione?».


Lo skipper di Maxi Jena Radonjic, tra i favoriti della Barcolana, arrestato per traffico internazionale di droga

 

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Il Gazzettino