Legge elettorale, Beppe Grillo: «Voteremo l'accordo sul sistema tedesco. Lo hanno deciso gli iscritti»

Legge elettorale, Beppe Grillo: «Voteremo l'accordo sul sistema tedesco. Lo hanno deciso gli iscritti»
«I portavoce del M5s devono rispettare il mandato» del voto online «perché il testo depositato in Commissione corrisponde al sistema votato dai nostri...

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«I portavoce del M5s devono rispettare il mandato» del voto online «perché il testo depositato in Commissione corrisponde al sistema votato dai nostri iscritti». Lo scrive Beppe Grillo sul blog spiegando che «stiamo cercando di inserire alcuni correttivi di governabilità per evitare il grande inciucio post elettorale». E rassicura: «Non ci interessa garantire la rielezione di questo o quel portavoce».


Maria Elena Boschi è fiduciosa che l'accordo fra i tre principali partiti sulla legge elettorale possa avere un esito favorevole. La portavoce di Ap Castaldini: «Liberiamo il campo da strumentalizzazioni: noi continuiamo a sostenere Gentiloni». E aggiunge: «Un eventuale problema nella maggioranza potrebbe crearlo Renzi».

Tornando a Grillo nel post sul blog assicura che «se gli altri partiti non cambieranno idea sul modello tedesco i portavoce del M5s voteranno a favore del testo: non è il nostro modello ideale ma è un sistema costituzionale che può diventare legge solo grazie a noi».


«Il Movimento 5 Stelle chiede di andare al voto dal 4 dicembre e sin da allora abbiamo proposto di approvare una legge elettorale costituzionale che permettesse di farlo. Prima era il Legalicum, ora è il modello tedesco, votato a stragrande maggioranza dai nostri iscritti con oltre il 95% delle preferenze. I portavoce del Movimento 5 Stelle devono rispettare questo mandato perché il testo depositato in commissione mercoledì sera corrisponde al sistema votato dai nostri iscritti: proporzionale con 5% di sbarramento e divisione tra seggi proporzionali e collegi uninominali con predominanza dei primi per assegnare i seggi», sostiene ancora Grillo, dopo le perplessità manifestate da alcuni parlamentari. 


«Le differenze esistenti con il modello tedesco - ricorda Grillo - sono dovute alle diversità dell'assetto costituzionale esistenti tra la Germania e l'Italia. In Italia il numero dei parlamentari non può essere modificato perché è fissato dalla Costituzione. Il tedesco non prevede preferenze, ma prevede liste talmente corte da renderle superflue, che sono proprio quelle raccomandate dalla Corte costituzionale nella sua sentenza ammazza-Porcellum perché in grado di far riconoscere gli eletti agli elettori, e in ogni caso il Movimento 5 Stelle indirà le parlamentarie online che si svolgeranno su Rousseau. Non ci interessa garantire la rielezione di questo o quell'altro portavoce. Quello che conta è far rispettare il nostro metodo e garantire al Paese di avere una legge elettorale costituzionale, non il Verdinellum». «Il proporzionale tedesco non è il nostro modello ideale, ma è un sistema costituzionale che può diventare legge solo grazie a noi. Come gli iscritti hanno deciso, stiamo cercando di inserire alcuni correttivi di governabilità che possano evitare il grande inciucio post elettorale. Correttivi che potrebbero permettere ad un solo partito di avere la maggioranza dei seggi in Parlamento raggiungendo circa il 40% dei voti. Il proporzionale tedesco ha garantito al partito della Merkel il 49% dei seggi con il 41% dei voti. Noi vogliamo qualcosa di più per favorire ulteriormente la governabilità»


«Se gli altri partiti non cambieranno idea sul modello tedesco, i portavoce del Movimento 5 Stelle in Parlamento - ribadisce Grillo - voteranno a favore del testo, come deciso dai nostri iscritti che hanno e avranno sempre l'ultima parola su tali questioni. Vogliamo garantire agli italiani che potranno votare al più presto con una legge elettorale costituzionale».

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Il Gazzettino