Sale l'attesa ma anche la tensione a Roma per il comizio di Matteo Salvini sabato a piazza del Popolo e per il concomitante corteo dei movimenti di sinistra ostili al leader...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il rischio principale secondo gli esperti è l'infiltrazione di militanti anti-Salvini (ma anche anti Matteo Renzi) nella manifestazione leghista, anche per la presenza di CasaPound e di alcuni esponenti di centrodestra a piazza del Popolo.
Ieri Salvini si è preso in parte un'altra piazza, quella del Campidoglio, per presentare l'iniziativa di sabato, al grido di "Marino vai a casa", premessa del "Renzi vai a casa" che riecheggerà tra due giorni nel centro di Roma. «Vogliamo far sì che tutto avvenga nella maniera più serena possibile e che ciascuno possa manifestare il proprio pensiero liberamente - ha detto il prefetto della capitale Giuseppe Pecoraro -. Non ci sono in questo momento situazioni considerate di particolare rischio».
In prefettura si è tenuto il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Il questore Nicolò D'Angelo ha relazionato sulle misure in preparazione in vista di sabato, ma sul percorso del corteo degli anti-Salvini ci sarà una riunione operativa domani. Dovrebbe essere da piazza Vittorio - vicino alla sede di CasaPound - a Campo dei Fiori e non a Sant'Andrea della Valle come richiesto. La questura attende ancora il preavviso degli organizzatori. I "fascisti del Terzo Millennio" dovrebbero invece stanziarsi a piazza del Popolo con i leghisti.
Sul rischio infiltrazioni e contatti tra le due manifestazioni Pecoraro ha dichiarato che «ci sono i servizi predisposti per evitare che ci possano essere certe situazioni che possano degenerare». Mille gli agenti e i carabinieri che saranno schierati sabato.
Con il prologo di Salvini in Campidoglio, contestato da un gruppo di consiglieri e militanti di Sel con lo slogan "Via i razzisti", in piazza anche prove generali di contrapposizione, con i movimenti venuti a fischiare il leader della Lega. Al corteo lanciato da settimane anche sui social con #maiconsalvini hanno aderito tra gli altri gli attori Elio Germano e Moni Ovadia e lo scrittore no-Tav Erri De Luca.
La situazione un pò paradossale di sabato vedrà un comizio contro Renzi e un corteo sia contro il premier che contro Salvini.
Il Gazzettino