Lecco, sesso con minori: i giudici rimettono in libertà l'educatore arrestato

Lecco, sesso con minori: i giudici rimettono in libertà l'educatore arrestato
Il Tribunale del Riesame di Milano ha revocato, per la seconda volta, gli arresti domiciliari e ha rimesso in libertà Guido Milani, ex presidente di un centro ricreativo a...

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Il Tribunale del Riesame di Milano ha revocato, per la seconda volta, gli arresti domiciliari e ha rimesso in libertà Guido Milani, ex presidente di un centro ricreativo a Lecco, la "Cooperativa ragazzi e cinema", che era stato arrestato, prima a metà agosto e poi a metà settembre, dopo una condanna a 4 anni e mezzo di carcere in un'inchiesta milanese con al centro l'accusa di prostituzione minorile. Lo ha comunicato il suo legale, l'avvocato Renato Pulcini.


A metà settembre Milani - coinvolto in un'inchiesta che aveva portato, il 12 luglio scorso, anche alla condanna per prostituzione minorile di don Alberto Paolo Lesmo, ex parroco della chiesa di S. Marcellina ed ex decano di Milano-Baggio - era tornato ai domiciliari su decisione del gup Gennaro Mastrangelo (lo stesso giudice che lo ha condannato), dopo che il Riesame aveva già revocato, il 7 settembre, una prima misura cautelare emessa a metà agosto. Il Riesame, in quel caso, aveva rimesso in libertà l'uomo per un vizio di forma, perché alcuni atti non erano stati trasmessi dall'ufficio del gup ai giudici.

A quel punto, il pm Giovanni Polizzi, superato il vizio di forma, ha chiesto e ottenuto ancora una volta la misura per Milani nei confronti del quale, dopo la condanna per presunti rapporti a pagamento con un adolescente conosciuto in chat, erano stati denunciati nuovi episodi. La difesa ha fatto ancora ricorso al Riesame e, dopo l'udienza che si è tenuta tre giorni fa, i giudici hanno revocato ancora una volta la misura. La difesa in un comunicato parla di «accanite attività di un ex collaboratore» di Milani «che avevano portato nuovamente ai domiciliari» l'uomo, il quale, invece, si è «sempre professato estraneo a tutti i fatti».
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Il Gazzettino